Presidente della Federscherma per 17 anni, vice presidente della Federazione Internazionale per 8, nonché vice presidente del Coni per 4. Sono soltanto alcuni degli snodi principali della carriera da dirigente di Giorgio Scarso, nato nella siciliana Modica il 18 aprile 1946. Dopo i primi passi nella sfera militare, nel 1972 consegue il titolo di Istruttore di scherma e nel 1973 ottiene presso l'Accademia Nazionale di Napoli quello di Maestro. Inizia così a prestare la sua opera nel centro sportivo dell'Esercito e in alcune sale sparse per l'Italia, fino alla chiamata dell'anno successivo a El Salvador per promuovere la scherma nel Centro America, dove in un lustro trasforma un nucleo di 4 atleti in un movimento con oltre 100 tesserati. Tornato in Italia nel 1980 inizia a collaborare con il C.S Firenze e con la Virtus Scherma Bologna, quindi nel 1984 porta la scherma nella sua Modica, dove mai era stata praticata questa disciplina sportiva. Nel 2001 viene eletto consigliere della Federazione Italiana Scherma in rappresentanza dei tecnici e, in seguito, nominato vicepresidente, quindi il 26 febbraio 2005 ne diviene presidente. Il 19 febbraio 2013 viene quindi eletto nella giunta del Coni e, nel corso della prima seduta della Giunta, è stato nominato vice presidente. Il 25 gennaio 2009, ancora, viene eletto vice presidente della Fédération Internationale d'Escrime nel corso del Comitato Esecutivo svoltosi a Parigi, ottenendo la conferma l'8 dicembre 2012 in occasione del congresso della Fie di Mosca.
Tito Schipa Jr ed il successo di "Orfeo 9"
Regista, cantautore, produttore. E figlio d'arte. Sono tante le sfaccettature che hanno reso grande Tito Schipa Jr., nato a Lisbona il 18 aprile 1946. Ricordato, innanzitutto, per essere stato il primo autore di un'opera rock in Italia, nonché uno dei primi al mondo. “Orfeo 9”, composta da due atti, debutta infatti il 23 gennaio 1970 al Teatro Sistina di Roma, con uno spettacolo assolutamente innovativo per il panorama nazionale e, in parte, anche internazionale. L'opera riprende la forma del melodramma tradizionale, introducendo però le sonorità tipiche della musica rock, ed è scritta interamente dallo stesso Schipa, sia per quanto concerne il testo che per la musica, mentre agli arrangiamenti collabora Bill Elliott. Si tratta della versione moderna del mito Orfeo che deve salvare la sua Euridice dall'inferno della droga, affrontando anche tematiche attuali come l'ecologia e la ricerca della felicità. L'opera riscuote fin da subito un notevole successo, al punto che due anni più tardi soltanto viene realizzato anche un film televisivo.