La Sei Giorni è un classico appuntamento del ciclismo su pista che affonda le proprie radici nel passato, il cui fascino oggi risulta però un po' impolverato. Berlino, Gand, Amsterdam, Grenoble e Copenaghen sono soltanto alcune delle località che, negli anni, hanno ospitato le principali Sei Giorni in giro per l'Europa. Competizioni, a seconda del momento storico, caratterizzate da diverse specialità: l'americana, la corsa a punti, l'eliminazione, il derny, lo scratch, il giro lanciato. Nell'immediato dopoguerra, Sei Giorni di particolare prestigio era quella di scena a Parigi, evento che aveva conquistato ampio spazio sui quotidiani del 21 marzo 1946. Giornata in cui si definì una classifica che aveva visto la coppia composta da Grauss e Giorgetti alle spalle dei soli Kaere-Kint e davanti a Bruneel-Debruykere, entrambe affiatate e blasonate coppie belghe.
Timothy Dalton, il James Bond venuto dal Galles
La ribalta l’ha ottenuta grazie al ruolo di James Bond che ha interpretato, dopo l’abbandono definitivo di Roger Moore, per due volte: in “007 – Zona pericolo” e “007 – Vendetta privata”, rispettivamente nel 1987 e 1989. Ma la carriera (e la gavetta) dell’attore Timothy Dalton, nato in Galles il 21 marzo 1946, è cominciata da molto lontano, esattamente dalla Scuola Reale di Arte Drammatica che frequenta in età giovanile e che gli regala la prima, forte esperienza teatrale di un tour. Il teatro rimane parte integrante del suo percorso – farà parte della Royal Shakespeare Company – così come la televisione dove, nel 1968, debutta alla BBC. Il debutto sul grande schermo risale, invece, al 1978 e precede quindi di qualche anno il ruolo del più famoso agente segreto al servizio di sua maestà: ruolo che, peraltro, negli anni ‘90 rifiuta di interpretare per la terza volta a causa di alcuni disaccordi con la casa cinematografica Eon. Negli ultimi anni è stato protagonista del film “The Tourist” (2010) e nel 2014 è entrato a far parte del cast della serie televisiva “Penny Dreadful”.