Domenica 20 gennaio 1946 va in scena la 14ª giornata della Serie A 1945/1946, primo turno del girone di ritorno. Una tornata in cui, però, viene meno il piatto principale: l'atteso derby tra Torino e Juventus, infatti, viene rinviato per neve e non sarà recuperato prima del mese di marzo. Ne approfitta soltanto in parte l'Inter, che in vetta allunga grazie al pareggio raccolto in casa della Doria, così come il Brescia, costretto sull'1-1 dall'Atalanta. Posticipata a causa delle avverse condizioni meteo anche Milan-Genoa, raccolgono convincenti successi invece il Modena, 2-0 sul Bologna con doppietta di Brighenti, e la Sampierdarenese, 1-0 ai danni del Vicenza grazie alla marcatura di D'Aleongo.
"The Elephant Man": così iniziò la scalata di David Lynch
Un genio non catalogabile e spiazzante: questi i tratti principali di David Lynch, monumento del cinema americano – attore, sceneggiatore, regista – nato il 20 gennaio 1946 a Missoula, nel Montana. I suoi studi partono all’Accademia di Belle Arti e proprio da un suo quadro nasce il primo corto “Six figures getting sick” che apre la strada a una lunga carriera cinematografica. Negli anni ’80 aggancia Mel Brooks che decide di produrre “The Elephant Man”, poi l’incontro con il produttore Dino De Laurentiis diventa la sua grande occasione per la trasposizione del romanzo di fantascienza “Dune”, che si rivelò un fiasco. Nonostante questo il sodalizio proseguì due anni dopo con “Velluto Blu” nel cui cast c’è Isabella Rossellini, con cui avrà una lunga relazione pur nel frattempo Lynch si sposi quattro volte. Seguono una Palma d’oro per “Cuore Selvaggio” e l’avventura televisiva con “I segreti di Twin Peaks”, una summa del suo stile che ha fatto impazzire i fan. Lynch, che vanta anche tre nomination agli Oscar, è stato descritto da The Guardian come “il regista più importante di quest’epoca”, mentre AllMovie l’ha definito “l’uomo del Rinascimento del Cinema moderno americano”.