L'uomo della doppia promozione in Serie A

Giovanni Masiello nasce a Roma il 2 gennaio 1946: vince la serie cadetta con il Mantova e con la Ternana, oltre ad un oro ai Giochi del Mediterraneo 1967. Quello stesso giorno è ricordato per la prima colata delle nuove acciaierie di Piombino, completamente distrutte dalla guerra e ricostruite grazie all'entusiasmo di proprietari, operai e cittadini
L'uomo della doppia promozione in Serie A© LAPRESSE

Due promozioni dalla Serie B alla A vincendo il torneo cadetto e un oro ai Giochi del Mediterraneo con la maglia della Nazionale: questa l'estrema sintesi della carriera di Giovanni Masiello, prima terzino in campo e poi allenatore in panchina, nato a Roma il 2 gennaio 1946. I salti di categoria li ha vissuti da grande protagonista con il Mantova nel 1970/1971 e con la Ternana nel 1973/1974, disputando complessivamente 60 partite in A - corredate anche da due reti - con le casacche di Lazio, Mantova, Torino e Ternana. E trionfando, nel 1967, ai Giochi del Mediterraneo di Tunisi, in cui è sceso in campo con i colori azzurri in tre occasioni. Terminata la carriera da calciatore, ha tentato per un breve periodo l'avventura da tecnico: nel 1985/1986 ha guidato la Ternana, quindi ha ancora vissuto un'esperienza da vice alla Narnese nel 1990/1991.

La prima colata delle acciaierie ricostruite di Piombino

Prima della guerra era una attiva città portuale e un importante centro siderurgico. Una città-fabbrica, insomma. E proprio per questo motivo anche dopo la liberazione, avvenuta nel giugno del 1944, la città di Piombino era stata continuamente obiettivo di brutali bombardamenti. Le industrie erano state gravemente danneggiate e non avrebbero più potuto funzionare: una vera e propria sciagura per una città industriale che assisteva inerme alla distruzione delle proprie acciaierie. E così il conflitto mondiale non aveva solo lasciato fame e macerie, ma anche disoccupazione e lavoro nero. Per questo l’impegno del Comitato di Liberazione Nazionale, dei partiti antifascisti, dei padroni delle acciaierie stesse – uniti a operai e cittadini – fu, nella seconda metà del 1945, quello di ripartire dalla ricostruzione delle fabbriche, da quella che era stata la ricchezza della loro città. E per questo il 2 gennaio 1946 è rimasta una data importante per Piombino, perché a quel giorno risale la prima colata delle acciaierie dopo la ricostruzione.

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