Il tema delle soste del campionato per lasciar spazio agli impegni delle Nazionali non è certo nato oggi. E nemmeno ieri. Questa la considerazione di Carlo Bergoglio, in arte “Carlin”, espressa l'altro ieri, ovvero il 30 ottobre 1945 sulla prima pagina di Tuttosport. «È entrato in calendario l'incontro Svizzera-Italia, turabuco d'uno sfumato incontro Svizzera-Spagna, è annunziato un incontro con l'Austria, è prevista una rivincita Italia-Svizzera e non si può escludere che si stiano riannodando le relazioni... magari col Lussemburgo: tutte magnifiche cose di cui nessuno sentiva il bisogno. E a combinare questa pletorica serie di partite sono gli stessi che hanno impostato un campionato su 47-48 domeniche». La domanda conclusiva, quindi, a margine dello scenario disegnato: «Candidamente io domando: a cosa e a chi servono, almeno in questo periodo, tanti incontri internazionali?».
Motociclista ribelle dal cuore tenero: il giorno di Fonzie
Il suo nome è Henry Franklin Winkler. È un attore, regista, produttore cinematografico, comico, produttore televisivo e scrittore statunitense. Ma soprattutto è Arthur “Fonzie” Fonzarelli, personaggio simbolo della popolare sitcom Happy Days andata in onda in prima visione assoluta in America dal 1974 al 1984. Nato a Manhattan il 30 ottobre 1945, il suo è inizialmente un personaggio minore, ma già dalla seconda stagione acquisisce popolarità grazie a quel fascino di motociclista ribelle, sicuro di sé, brillante con le donne e allo stesso tempo grazie a un carattere che incarna i valori positivi di un ragazzo che ha dovuto fare i conti con un’infanzia difficile, priva di istruzione ed educazione, riscattata dal legame con la famiglia Cunningham di cui diventa figlio adottivo. Dal 1978 è sposato con Stacey Weitzman, con cui ha due figli: è, inoltre, il padrino di Bryce Dallas Howard, figlia di Ron, suo grande amico.