La bacheca olimpica di Viktor Saneev è tra le più imponenti che la storia a cinque cerchi abbia finora lasciato in eredità nell'atletica leggera. Il triplista russo, nato il 3 ottobre 1945 in quella che oggi è la città georgiana di Sukhumi, in quattro edizioni dei Giochi si è infatti infilato al collo tre medaglie d'oro e una d'argento. A consacrarlo su scala mondiale, dopo un'artrosi ad un piede che in età giovanile ne mise a repentaglio la carriera, fu Città del Messico 1968: Saneev si impose ai danni del brasiliano Prudencio e dell'italiano Gentile al termine di una gara in cui il record del mondo venne ritoccato cinque volte. Nel 1972, nonostante un'annata tribolata, il russo la spuntò ai Giochi di Monaco e qualche settimana più tardi riconquistò il primato mondiale con 17,44 metri. Primeggiò anche a Montreal 1976, mentre alle Olimpiadi casalinghe di Mosca 1980 – ormai 35enne – si dovette accontentare del secondo posto alle spalle del connazionale Uudmae.
La prima esibizione in pubblico di Elvis Presley
Aveva appena 10 anni quando, il 3 ottobre 1945, partecipò a una selezione di aspiranti cantanti al “Mississipi-Alabama Fair and Diary Show” ottenendo il 5° posto. Il suo nome era Elvis Presley ed era stata la sua insegnante Oleta Grimes a iscriverlo a quella gara di talenti dopo averlo sentito cantare a scuola. Si esibì, in piedi su una sedia e senza alcun accompagnamento, con la canzone “Old Shep” e il premio vinto fu un giro in giostra, che scelse di utilizzare salendo su quella più pericolosa procurandosi così un rimprovero da parte di mamma Gladys. Era solo un bambino, non poteva immaginare che sarebbe diventato uno dei più celebri cantanti del ventesimo secolo, ma anche una vera e propria icona culturale tanto da ottenere l’appellativo di “Re del Rock and Roll”. In 24 anni di carriera ha pubblicato 61 album, vendendo oltre un miliardo di dischi in tutto il mondo e conquistando il record di dischi venduti da un solo cantante.