Il pomeriggio del 1° ottobre, in Svizzera, Fausto Coppi completa il pokerissimo di vittorie che nel 1945 lo restituisce definitivamente al grande ciclismo. Rientrato dalla prigionia in Africa soltanto nel mese di febbraio, il Campionissimo nel corso della primavera viene tesserato per la Polisportiva S.S. Lazio e torna così a pieno titolo in sella. Durante la stagione post-bellica ottiene cinque successi: la Coppa Salvioni, la Coppa Candelotti, il Circuito degli Assi di Milano, il Circuito di Ospedaletti e, appunto, il Circuito di Lugano. La sua condotta di gara, in terra svizzera, è a dir poco travolgente: attacca fin dai primi chilometri e, a una media di 48 all'ora, al 14° giro ha già doppiato tutti gli avversari. Alle sue spalle si piazzerà Leoni, capace di imporsi in 8 dei 14 traguardi intermedi della competizione, mentre Bartali risulterà irrimediabilmente attardato da una foratura.
In fiamme il teatro cinema "Mazzini" della città di Biella
Nella notte del 1° ottobre 1945 scoppia un violentissimo incendio all’interno del teatro cinema “Mazzini” di Biella: le fiamme, altissime e visibili da ogni angolo della città piemontese, distruggono il teatro, i locali circostanti e anche una parte dell’edificio che lo ospitava, per un danno complessivo calcolato in molti milioni. La violenza del fuoco costringe i pompieri, a un certo punto rimasti anche senz’acqua, a un lunghissimo lavoro di contenimento delle fiamme, per il quale hanno potuto contare su numerosi volontari che si sono prodigati immediatamente per limitare i danni. Sembra che la natura dell’incendio sia stata di carattere doloso: alla luce di numerose circostanze, infatti, le indagini del tempo avevano condotto a un nazifascista, individuato come l’autore dell’incendio attraverso il posizionamento di un ordigno incendiario all’interno del teatro.