C'è stato un frangente in cui, con il senno di poi, uno dei record più straordinari nella storia del pallone nostrano ha vacillato. Nel settembre 1945, infatti, Tuttosport pubblica una lettera scritta di proprio pugno da Silvio Piola, destinato con 290 reti in carriera a diventare il più prolifico bomber di sempre in Serie A. “Oltre lo sport c'è il lavoro e oggi mi si offre la possibilità di avviare un'azienda commerciale. Perciò ho preso la mia decisione: o la Lazio si accorda ragionevolmente con una società dell'Alta Italia, possibilmente in una città vicino a Vercelli, o io rinuncerò definitivamente a giocare”, si legge in quelle poche ma eloquenti righe. In prestito al Torino Fiat nella stagione 1943/1944, Piola alla ripresa del campionato nel dopoguerra realizza infine il suo auspicio: il 19 settembre 1945, infatti, la Juventus lo acquisterà dalla Lazio per la considerevole cifra di 2 milioni di lire dell'epoca.
Lo Stato al fianco di chi porta con sè le dolorose conseguenze della Guerra
È stato istituito con lo scopo di soccorrere tutti coloro che si trovassero in difficoltà in seguito agli eventi bellici: i civili e i militari internati rimpatriati dai campi di prigionia, i civili sfollati o provenienti dalle ex colonie italiane senza una dimora, i profughi, i partigiani smobilitati dalle loro formazioni e le famiglie dei militari e dei partigiani caduti. Il ministero dell’Assistenza Postbellica disponeva sul territorio di uffici regionali e provinciali: nella città di Milano fu creato un ufficio distaccato dell’Alta Italia, istituito con apposito decreto siglato il 19 settembre 1945, affinché agisse nella giurisdizione settentrionale dell’Allied Military Government, organo deputato all’amministrazione dei territori occupati dagli Alleati durante la guerra. Il ministero è stato soppresso nel febbraio del 1947 e i relativi uffici provinciali sono passati alle dipendenze del ministero dell’Interno.