Puskas stupisce con la maglia della Grande Ungheria

Lo straordinario fuoriclasse magiaro disputa la prima gara con la Nazionale il 20 agosto 1945, giorno in cui a Siena va in scena il "Palio straordinario dedicato alla pace"
Puskas stupisce con la maglia della Grande Ungheria© EPA

La strepitosa carriera di Ferenc Puskas, uno dei più prolifici giocatori che il calcio abbia mai conosciuto, è legata – a livello di club – alle sole maglie dell'Honved e del Real Madrid. Con la prima ha conquistato 5 campionati ungheresi, con la seconda altrettanti titoli in Liga oltre a 3 Coppe dei Campioni, una Coppa Intercontinentale ed una Coppa di Spagna. Lungo uno straordinario percorso che l'ha visto imporsi in addirittura 16 classifiche marcatori (4 volte Pichichi, 3 re dei bomber in Coppa dei Campioni). Ma il suo nome è legato in maniera indissolubile anche e soprattutto alla Grande Ungheria, che nel 1954 spazzò via la presunzione d'imbattibilità degli inglesi prima di essere eliminata a sorpresa dalla Germania nel Mondiale di Svizzera. Con la casacca della Nazionale esordì il 20 agosto 1945 in un Ungheria-Austria 5-2, sommando a fine carriera – oltre ad una breve e negativa esperienza nella Spagna – la bellezza di 83 reti in 84 partite.

A Siena va in scena il "Palio straordinario dedicato alla pace"

Dopo una sospensione durata quattro anni a causa della Seconda Guerra Mondiale, il 20 agosto 1945 torna il Palio di Siena: inizialmente previsto il giorno precedente, domenica 19, fu rimandato a causa di un violento acquazzone. E fu ribattezzato “Palio straordinario dedicato alla pace” anche se è entrato nella storia come una delle edizioni più tumultuose di tutto il Novecento. La super favorita contrada del Bruco, infatti, aveva fatto di tutto per ottenere la vittoria che le mancava dal 1922, ma non aveva fatto i conti con un giovane e sconosciuto fantino, Gioacchino Gino Calabrò detto Rubacuori, che non si piegò alle logiche di quella corsa e portò la vittoria al Drago. Tanto da indurre i contradaioli del Bruco a strappare in mille pezzi il drappellone, poi ridipinto dalla contrada vincitrice. Il Palio 2020 è stato annullato a causa dell’emergenza Coronavirus: è la prima volta che succede proprio dal 1944.

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