Un emiliano con la passione per il calcio, trapiantato a Messina proprio per inseguire il rimbalzo dell'amato pallone. La storia di Nunzio Cavazza ha inizio a Mirandola, nel modenese, l'8 agosto 1945. In provincia cresce come ragazzo e come giocatore, arrivando fino alla prima squadra della locale Mirandolese nella stagione 1963/1964. La svolta della carriera nella successiva estate, quando il difensore centrale viene ingaggiato appunto dal Messina: con la maglia giallorossa, tra il 1964 ed il 1969, raccoglie 100 presenze impreziosite anche da 3 reti, disputando da protagonista un campionato di Serie A. Dopo quattro stagioni con la maglia del Potenza, chiude quindi la carriera all'Igea Virtus in Serie D. Lascia la moglie e due figlie, dopo una lunga malattia, il 22 gennaio 2018.
Stalin rompe il patto e dichiara guerra al Giappone
Il fronte orientale diventa lo scenario degli ultimi eventi del secondo conflitto mondiale: due giorni dopo l’atomica di Hiroshima e alla vigilia di quella di Nagasaki, in data 8 agosto 1945, il dittatore sovietico Stalin dichiara guerra al Giappone. Violando unilateralmente, a poco più di otto mesi dalla scadenza, il patto nippo-sovietico di non aggressione firmato il 13 aprile 1941 (e valido per cinque anni) che impegnava le due potenze alla reciproca neutralità in caso di attacco da parte di terzi e alla non aggressione di una nei confronti dell’altra. L’offensiva sovietica, che contava oltre un milione e mezzo di uomini, in pochi giorni riesce a occupare vasti territori nipponici, dalla Manciuria alla Corea, fino all’arcipelago delle Curili, ancora oggi oggetto di una controversia internazionale tra le due Nazioni per le quattro isole più a sud, rivendicate dai nipponici. Il conflitto si conclude dopo meno di un mese e porta alla resa incondizionata del Giappone.