Pagina 2 | Il nuovo Papa, la top 10 dei cardinali favoriti: chi sono e perché possono trionfare nel Conclave

Il Conclave (dal latino 'cum clave', ovvero, letteralmente, 'chiuso a chiave, sottochiave) è la riunione dei cardinali elettori che si ritrovano nella Cappella Sistina per eleggere il successore di Pietro alla morte del Papa. Al momento attuale sono 135 i cardinali elettori, ovvero quelli sotto gli 80 anni. I cardinali elettori europei sono 54 (17 gli italiani, escludendo da questo conteggio il patriarca di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa e il prefetto apostolico di Ulaanbaatar Giorgio Marengo), i latinoamericani sono 21, i nordamericani 16, gli africani 18, gli asiatici 22, i porporati dell’Oceania 4. A dare un volto 'nuovo' al Conclave è stato proprio Francesco che ha nominato diversi cardinali espressione del mondo del francescanesimo e delle periferie del mondo. Per eleggere il nuovo Papa serve la maggioranza dei 2/3 dei voti: con 135 cardinali elettori il quorum è di 90. Il Conclave inizierà il prossimo 7 maggio. La prima votazione, e quindi la prima fumata, ci sarà dunque il primo mercoledì di maggio, nel pomeriggio. La mattina i cardinali parteciperanno alla messa 'Pro eligendo Pontefice', quindi nel pomeriggio l'ingresso in Sistina. Lo ha riferito in un briefing il direttore della Sala stampa vaticana, Matteo Bruni.

 

Nuovo Papa, i nomi che circolano

Una volta entrati i cardinali elettori nella Cappella Sistina, la porta viene chiusa e nulla arriva al mondo esterno se non la 'fumata' dal comignolo, montato appositamente e collegato alla cosiddetta 'Stufa del Conclave', stufa in ghisa di forma cilindrica. La stufa ha due sportelli: uno inferiore, per accendere l'innesco, e uno superiore dove introdurre i documenti da bruciare. Su quest'ultima sono incise le date di elezione e i nomi degli ultimi sei Papi. Dopo ogni scrutinio le schede vengono bruciate per comunicare al mondo l'esito della votazione. La fumata nera comunica la mancata elezione del Papa, la fumata bianca al contrario annuncia l'avvenuta elezione una volta raggiunta la soglia necessaria. E già da tempo circolano i nomi dei possibili 'papabili', dal segretario di Stato Pietro Parolin all'arcivescovo di Bologna Matteo M. Zuppi, dal patriarca di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa all'ungherese Peter Erdo e al filippino Luis Tagle per rappresentare la Chiesa asiatica o al congolese Fridolin Ambongo Besungu per impersonare l'eventualità africana.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pietro Parolin

LUOGO DI NASCITA: Schiavon (Italia)

DATA DI NASCITA: 17 gennaio 1955 (70 anni)

Il cardinale Pietro Parolin è nato a Schiavon, nella provincia e nella diocesi di Vicenza, da un gestore di ferramenta e un'insegnante di scuola elementare, entrambi cattolici praticanti. Segretario di Stato della Santa Sede dal 15 ottobre 2013 al 21 aprile 2025, è da tempo considerato dai diplomatici laici come un rappresentante papale affidabile e di fiducia sulla scena mondiale. Per i suoi critici, il cardinale Parolin è un progressista modernista con una visione globalista, un pragmatico che antepone l’ideologia e le soluzioni diplomatiche alle verità scomode della fede. Lo considerano anche un maestro della diplomazia Ostpolitik degli anni ’60, oggi screditata, soprattutto nei rapporti con la Cina. Per i suoi sostenitori, invece, Parolin è un idealista coraggioso, un convinto promotore della pace e un maestro di discrezione e mediazione, che desidera solo costruire un nuovo futuro per la Chiesa del XXI secolo.

 

Parolin sarà il successore di Papa Francesco secondo ChatGpt

 

Secondo ChatGpt, l'attuale numero due in Vaticano, ha una "probabilità del 27,6%" di diventare il prossimo Papa. Nella top 5 figurano anche l'outsider filippino Luis Antonio Tagle, il presidente della Cei Matteo Zuppi (con circa il 15% di chance), l'ungherese Peter Erdo e il cardinale ghanese Peter Turkson.

ChatGpt, a cui è stato chiesto di non prendere in considerazione gli articoli di stampa, per elaborare il suo modello ha utilizzato cinque criteri: la sociologia del collegio elettorale, il desiderio di continuità o rottura, la governance e la diplomazia, l'età e la salute e infine l'accettabilità ideologica, cioè la capacità del futuro Papa di fare sintesi tra le diverse correnti interne.

 

Il vantaggio di Pietro Parolin: "Coniuga il sostegno di una parte significativa dei 53 europei, degli italiani desiderosi di 'riportare a casa il papato' e di molti moderati del Sud che vedono in lui la garanzia di una transizione graduale piuttosto che di un'inversione di rotta. La sua lunga esperienza diplomatica rassicura chi desidera riforme della curia senza sconvolgimenti", afferma ChatGpt.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Luis Antonio Tagle

LUOGO DI NASCITA: Manila (Filippine)

DATA DI NASCITA: 21 giugno 1957 (67 anni)

Tagle, 67 anni, originario delle Filippine, sembra essere la scelta di Papa Francesco per il primo papa asiatico. Francesco ha portato il popolare arcivescovo di Manila a Roma per guidare il Dicastero per l’Evangelizzazione, che si occupa delle necessità della Chiesa cattolica in gran parte dell’Asia e dell’Africa. Il suo ruolo ha acquisito maggiore importanza quando Francesco ha riformato la burocrazia vaticana, elevando il dicastero per l’evangelizzazione a una posizione centrale. Tagle cita spesso le sue origini cinesi  - sua nonna materna faceva parte di una famiglia cinese immigrata nelle Filippine - ed è noto per commuoversi facilmente quando parla della sua infanzia. Pur avendo esperienza pastorale, vaticana e gestionale - è stato presidente della Caritas Internationalis, la federazione delle organizzazioni caritative cattoliche, prima di trasferirsi stabilmente a Roma - Tagle potrebbe essere considerato relativamente giovane per essere eletto papa a vita. Alcuni cardinali potrebbero preferire un candidato più anziano, la cui elezione implicherebbe un pontificato più breve.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Matteo Zuppi

LUOGO DI NASCITA: Roma (Italia)

DATA DI NASCITA: 11 ottobre 1955 (69 anni)

Zuppi, 69 anni, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana (eletto nel 2022), è strettamente legato alla Comunità di Sant’Egidio, una realtà cattolica con sede a Roma molto influente durante il pontificato di Papa Francesco, soprattutto nel dialogo interreligioso. Zuppi ha fatto parte del team di Sant’Egidio che contribuì a negoziare la fine della guerra civile in Mozambico negli anni ’90 ed è stato nominato da Francesco come suo inviato di pace per la guerra in Ucraina. Francesco lo ha nominato cardinale nel 2019 e successivamente ha chiaramente voluto che guidasse i vescovi italiani, segno della grande stima che nutre per lui. Come Francesco, anche Zuppi è noto come un “prete di strada”. A conferma delle sue inclinazioni progressiste e della vicinanza al Papa, Zuppi ha scritto l’introduzione all’edizione italiana di "Building a Bridge" di padre James Martin, gesuita americano, un testo che invita la Chiesa a migliorare il proprio approccio pastorale verso la comunità LGBTQ+. Zuppi sarebbe un candidato in linea con la tradizione di Francesco, orientata al ministero verso gli emarginati. Tuttavia, la sua relativa giovinezza potrebbe giocare a sfavore agli occhi di quei cardinali che preferirebbero un pontificato breve. La sua famiglia ha forti legami istituzionali: il padre lavorava per il quotidiano vaticano L’Osservatore Romano, mentre la madre era nipote del cardinale Carlo Confalonieri, decano del Collegio cardinalizio negli anni ’60 e ’70.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Peter Erdo

LUOGO DI NASCITA: Budapest (Ungheria)
DATA DI NASCITA: 25 giugno 1952 (72 anni)

Erdo, 72 anni, arcivescovo di Budapest e primate d’Ungheria, è stato eletto due volte presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee, nel 2005 e nel 2011, segno del rispetto e della stima di cui gode tra i cardinali europei, il gruppo più numeroso tra gli elettori in conclave. In questo ruolo, Erdo ha avuto modo di conoscere molti cardinali africani, grazie agli incontri regolari tra il consiglio europeo e le conferenze episcopali africane. Ha avuto ulteriore visibilità quando ha contribuito all’organizzazione dei sinodi vaticani sulla famiglia del 2014 e 2015, dove ha pronunciato discorsi di rilievo. Anche le visite papali a Budapest nel 2021 e nel 2023 gli hanno offerto una piattaforma importante, consolidando la sua figura a livello internazionale e all'interno della Chiesa.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Peter Turkson

LUOGO DI NASCITA: Nsuta-Wassaw (Ghana)
DATA DI NASCITA: 11 ottobre 1948 (76 anni)

Il cardinale Peter Turkson ha dichiarato di conoscere bene la necessità di “convivere” con persone di origini e fedi diverse, essendo nato in una famiglia numerosa di dieci figli, con un padre cattolico e una madre convertita da una setta metodista. Pienamente moderno, per anni considerato il favorito dei liberali occidentali che desideravano vedere un papa africano più “flessibile”, il cardinale Peter Turkson riconosce e apprezza l’influenza del Concilio Vaticano II sia nella Chiesa che nel mondo in generale. Giunto in Vaticano con un misto di sorpresa e timore, ha però presto abbracciato il suo ruolo, arrivando a guidare una delle prime grandi riforme curiali di Papa Francesco: la fusione del suo pontificio consiglio con altri due, dando vita a un “super dicastero” sotto la sua guida. Con un solido bagaglio di esperienza pastorale e curiale, Turkson si è dedicato ad affrontare alcune delle questioni più urgenti del nostro tempo, tra cui i diritti umani, l’ecologia e la lotta alla corruzione. In virtù del suo ruolo in curia, si è concentrato quasi esclusivamente su temi socioeconomici, senza però considerare che ciò rappresenti un'eccessiva attenzione al temporale a scapito dello spirituale.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pierbattista Pizzaballa

LUOGO DI NASCITA: Cologno al Serio (Italia)
DATA DI NASCITA: 21 aprile 1965 (60 anni)

Poco si sa della teologia o delle posizioni dottrinali del cardinale e patriarca di Gerusalemme Pizzaballa, in parte perché raramente affronta questioni controverse. Tuttavia, da ciò che sappiamo delle sue parole e azioni, è possibile discernere un desiderio di aderire alle tradizioni e pratiche ortodosse della Chiesa, pur rimanendo aperto alla modernità. Crede fermamente nella centralità di Cristo nell’Eucaristia, ha una profonda devozione mariana ed è un grande sostenitore del cammino di santificazione attraverso la tribolazione, in quel grande crogiolo di sofferenza che è il Medio Oriente. Pizzaballa sembra prendersi molto a cuore il suo gregge, come si è visto chiaramente durante la guerra tra Hamas e Israele. La sua lunga esperienza in Terra Santa gli permette di coinvolgere entrambe le parti in questo conflitto che sembra irrisolvibile. Non ha paura di parlare apertamente e si è sforzato di trattare arabi e israeliani con equanimità, ma con una probabile maggiore simpatia per il popolo palestinese, che vede come "ancora in attesa dei propri diritti, della propria dignità o del riconoscimento".

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Robert Sarah

LUOGO DI NASCITA: Ourous (Guina)
DATA DI NASCITA: 15 giugno 1945 (79 anni)

Ex capo dell'ufficio liturgico vaticano, è stato a lungo considerato la migliore speranza per un papa africano. Amato dai conservatori, Sarah avrebbe rappresentato un ritorno ai papati dottrinali e liturgicamente orientati di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Sarah, che in passato aveva guidato l'ufficio carità del Vaticano, Cor Unum, ha avuto diversi scontri con Papa Francesco, nessuno più serio di quello in cui lui e Benedetto hanno co-scritto un libro che sosteneva la "necessità" di mantenere il celibato per i sacerdoti del rito latino. Il libro è stato pubblicato mentre Francesco stava valutando se permettere ai sacerdoti sposati in Amazzonia di risolvere la carenza di preti in quella regione. L'implicazione era che Sarah avesse manipolato Benedetto per prestare il suo nome e la sua autorità morale a un libro che sembrava un contrappeso all'insegnamento di Francesco. Francesco licenziò il segretario di Benedetto e, alcuni mesi dopo, accettò la rinuncia all’incarico di prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti presentata dal cardinale Sarah, quando questi compì 75 anni. Anche i sostenitori di Sarah lamentarono che quell'episodio avesse danneggiato le sue possibilità di diventare papa.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Fridolin Ambongo Besungu

LUOGO DI NASCITA: Boto (Repubblica democratica del Congo)
DATA DI NASCITA: 24 gennaio 1960 (65 anni)

Il cardinale Besungu, arcivescovo di Kinshasa, è un appassionato promotore della giustizia sociale che si impegna senza paura nella politica a favore dei poveri e degli emarginati. Tuttavia, il suo approccio alla missione e ad altre questioni cruciali appare talvolta contraddittorio. L'arcivescovo è stato creato cardinale da Papa Francesco durante il concistoro del 5 ottobre 2019. L'anno successivo, il Santo Padre lo ha nominato membro del Consiglio dei Cardinali. Dal febbraio 2023, ricopre la carica di presidente del Symposium delle Conferenze Episcopali dell'Africa e del Madagascar (SECAM). La sua posizione di rilievo nella Chiesa cattolica in Africa è strettamente legata al suo impegno politico in Congo, dove non è visto solo come il leader della Chiesa cattolica in Africa e un potenziale papabile, ma anche come un leader dell'opposizione politica al presidente Félix-Antoine Tshisekedi Tshilombo.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Jean-Marc Aveline

LUOGO DI NASCITA: Siti Bel Abbès (Algeria)
DATA DI NASCITA: 26 dicembre 1958 (66 anni)

Il cardinale Jean-Marc Noël Aveline, arcivescovo di Marsiglia e presumibilmente il "favorito" di Papa Francesco per succedergli, è un prelato affabile e con tendenze eterodosse, di grande appeal, impegnato in tematiche come la migrazione e il dialogo interreligioso. Il cardinale Aveline, che nel 2022 è stato insignito della prestigiosa Légion d’honneur dal presidente francese Emmanuel Macron, probabilmente continuerebbe a guidare la Chiesa nella stessa direzione di Papa Francesco, ma con un approccio più leggero, accademico e meno ideologico. La domanda è se, data la relativa giovinezza di Aveline, i suoi fratelli cardinali vorrebbero proseguire su questa strada per un papato che, con ogni probabilità, sarebbe lungo.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Raymond Burke

LUOGO DI NASCITA: Richland Center, Wisconsin (USA)
DATA DI NASCITA: 30 giugno 1948 (76 anni)

Ampiamente riconosciuto come uno dei massimi esperti della Chiesa in diritto canonico, Raymond Burke è anche conosciuto in tutto il mondo per il suo lavoro apostolico internazionale, incluso il suo sostegno alle cause pro-life, alla liturgia tradizionale, alla sua devozione alla Santa Eucaristia, alla Beata Vergine Maria e al Sacro Cuore. Coloro che hanno una solida formazione vedono in lui un vescovo affidabile, capace di risolvere le questioni di fede, siano esse dottrinali o canoniche. E nonostante gli siano stati tolti quasi tutti i ruoli ecclesiastici, ad eccezione di quello di vescovo e cardinale, molti lo cercano quando visitano Roma. Un segno, secondo alcuni, sia della sua santità personale che del sensus fidelium in azione. Trova il tempo per vedere i visitatori, se è disponibile, e impartisce liberamente i suoi consigli. Sempre disposto a promuovere il bene delle anime e della società, ha dato il suo nome a molti gruppi cattolici, associazioni, istituti educativi e progetti che lavorano in tal senso. Recentemente ha fatto uso dei media digitali per promuovere il suo ufficio di insegnamento.

 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pietro Parolin

LUOGO DI NASCITA: Schiavon (Italia)

DATA DI NASCITA: 17 gennaio 1955 (70 anni)

Il cardinale Pietro Parolin è nato a Schiavon, nella provincia e nella diocesi di Vicenza, da un gestore di ferramenta e un'insegnante di scuola elementare, entrambi cattolici praticanti. Segretario di Stato della Santa Sede dal 15 ottobre 2013 al 21 aprile 2025, è da tempo considerato dai diplomatici laici come un rappresentante papale affidabile e di fiducia sulla scena mondiale. Per i suoi critici, il cardinale Parolin è un progressista modernista con una visione globalista, un pragmatico che antepone l’ideologia e le soluzioni diplomatiche alle verità scomode della fede. Lo considerano anche un maestro della diplomazia Ostpolitik degli anni ’60, oggi screditata, soprattutto nei rapporti con la Cina. Per i suoi sostenitori, invece, Parolin è un idealista coraggioso, un convinto promotore della pace e un maestro di discrezione e mediazione, che desidera solo costruire un nuovo futuro per la Chiesa del XXI secolo.

 

Parolin sarà il successore di Papa Francesco secondo ChatGpt

 

Secondo ChatGpt, l'attuale numero due in Vaticano, ha una "probabilità del 27,6%" di diventare il prossimo Papa. Nella top 5 figurano anche l'outsider filippino Luis Antonio Tagle, il presidente della Cei Matteo Zuppi (con circa il 15% di chance), l'ungherese Peter Erdo e il cardinale ghanese Peter Turkson.

ChatGpt, a cui è stato chiesto di non prendere in considerazione gli articoli di stampa, per elaborare il suo modello ha utilizzato cinque criteri: la sociologia del collegio elettorale, il desiderio di continuità o rottura, la governance e la diplomazia, l'età e la salute e infine l'accettabilità ideologica, cioè la capacità del futuro Papa di fare sintesi tra le diverse correnti interne.

 

Il vantaggio di Pietro Parolin: "Coniuga il sostegno di una parte significativa dei 53 europei, degli italiani desiderosi di 'riportare a casa il papato' e di molti moderati del Sud che vedono in lui la garanzia di una transizione graduale piuttosto che di un'inversione di rotta. La sua lunga esperienza diplomatica rassicura chi desidera riforme della curia senza sconvolgimenti", afferma ChatGpt.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...