Testamento Berlusconi, divisione tra figli e Marta Fascina: cosa gli spetta

L'atto è stato aperto dal notaio davanti a due testimoni e agli eredi probabilmente collegati da remoto

Il testamento di Silvio Berlusconi è stato aperto alle 11 di mercoledì 5 luglio presso la sede dello studio Rlcd del notaio Arrigo Roveda, dove si sono presentati due testimoni (gli avvocati Luca Fossati dello studio Chiomenti in rappresentanza di Marina e Pier Silvio, e l'avvocato Cesare Rimini che rappresentava Barbara, Eleonora, Luigi). Secondo fonti di stampa gli eredi del Cavaliere avrebbero assistito alla lettura delle ultime volontà del padre probabilmente collegati da remoto. 

Il testamento di Silvio Berlusconi: a chi va l'eredità

Nessuna grande sorpresa per quanto riguarda la divisione dell'ingente patrimonio dal valore di oltre tre miliardi di euro. La gestione della Fininvest rimane saldamente nelle mani di Marina e Pier Silvio con il 53% delle quote (ai primi due figli che l'ex Premier ha avuto dalla prima moglie Carla Dall’Oglio, sarebbe andata la quota disponibile che si aggiunge al 7,65% delle quote già in loro possesso).  Agli altri tre figli - Barbara, Eleonora e Luigi - va quindi il restante 47% delle quote della società.Le tre partecipazioni rilevanti continueranno ad dunque essere gestite senza cambiamenti: il 50% di MFE-Mediaset, il 30% di Mediolanum e il 53% di Mondadori.  Stando alle indiscrezioni dovrebbe essere stato lasciato un legato di 100 milioni al fratello Paolo. A Marta Fascina, l'ultima compagna del Cavaliere, andrebbe un legato di 100 milioni e a Marcello Dell'Utri uno di 30. "Per il bene che gli ho voluto e per quello che loro hanno voluto a me"  ed ancora "Grazie, tanto amore a tutti voi, il vostro papà", si legge nel testo delle ultime volontà come riferito dall'Ansa.

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Berlusconi testamento: la divisione delle proprietà

Stando all'agenzia LaPresse, ai figli della prima moglie di Silvio Berlusconi, Pier Silvio e Marina, andranno il 60% delle proprietà - non relative alla Fininvest o ad altre società - appartenute all'ex Premier. Si tratterebbe quindi delle proprietà immobiliari, il cui restante 40% andrà agli altri tre figli avuti dalla seconda moglie Veronica Lario: Barbara, Eleonora e Luigi. A quanto apprende LaPresse da fonti vicine alla famiglia, l'atto che racchiude le ultime volontà del patron del Monza si compone di tre parti: una riguarda le quote di Fininvest e il patrimonio di beni personali, un'altra contenente il legato da 100 milioni di euro al fratello Paolo e la terza con i legati a favore di Marta Fascina (100 milioni) e Marcello Dell'Utri (30 milioni). Quest'ultima parte del testamento, pare sia stata aperta nella giornata del 5 luglio a Villa San Martino ad Arcore alla presenza della deputata di Forza Italia (nonché ultima sua companga) e di due testimoni. 

Il testamento inviato a MFE

Mfe ha ricevuto le disposizioni testamentarie di Silvio Berlusconi. In una comunicato si legge che: "MediaforEurope rende noto di aver ricevuto il seguente comunicato: Pier Silvio Berlusconi, Ceo, e Marina Berlusconi, amministratore, ricevuta lettura delle volontà testamentarie del padre Silvio Berlusconi, informano che da esse risulta che nessun soggetto deterrà il controllo solitario indiretto su Fininvest precedentemente esercitato dal padre stesso".

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Il testamento di Silvio Berlusconi è stato aperto alle 11 di mercoledì 5 luglio presso la sede dello studio Rlcd del notaio Arrigo Roveda, dove si sono presentati due testimoni (gli avvocati Luca Fossati dello studio Chiomenti in rappresentanza di Marina e Pier Silvio, e l'avvocato Cesare Rimini che rappresentava Barbara, Eleonora, Luigi). Secondo fonti di stampa gli eredi del Cavaliere avrebbero assistito alla lettura delle ultime volontà del padre probabilmente collegati da remoto. 

Il testamento di Silvio Berlusconi: a chi va l'eredità

Nessuna grande sorpresa per quanto riguarda la divisione dell'ingente patrimonio dal valore di oltre tre miliardi di euro. La gestione della Fininvest rimane saldamente nelle mani di Marina e Pier Silvio con il 53% delle quote (ai primi due figli che l'ex Premier ha avuto dalla prima moglie Carla Dall’Oglio, sarebbe andata la quota disponibile che si aggiunge al 7,65% delle quote già in loro possesso).  Agli altri tre figli - Barbara, Eleonora e Luigi - va quindi il restante 47% delle quote della società.Le tre partecipazioni rilevanti continueranno ad dunque essere gestite senza cambiamenti: il 50% di MFE-Mediaset, il 30% di Mediolanum e il 53% di Mondadori.  Stando alle indiscrezioni dovrebbe essere stato lasciato un legato di 100 milioni al fratello Paolo. A Marta Fascina, l'ultima compagna del Cavaliere, andrebbe un legato di 100 milioni e a Marcello Dell'Utri uno di 30. "Per il bene che gli ho voluto e per quello che loro hanno voluto a me"  ed ancora "Grazie, tanto amore a tutti voi, il vostro papà", si legge nel testo delle ultime volontà come riferito dall'Ansa.

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