Israele riapre i propri confini agli stranieri purché siano vaccinati o guariti dal Covid-19. È stata abolita la lista dei Paesi rossi da cui era proibito l'ingresso nel territorio nazionale. Al tempo stesso gli israeliani - anche se il governo e il ministero della sanità sconsigliano i viaggi - potranno recarsi all'estero senza permessi speciali. Le nuove norme prendono atto che la chiusura delle frontiere è inutile vista l'alta incidenza di casi autoctoni nel Paese dovuti alla variante Omicron. Secondo i dati del ministero della sanità, nelle ultime 24 ore le nuove infezioni sono state 17.521 a fronte di oltre 151 mila test con un tasso di morbilità dell'11.71%.
La situazione Covid in Israele
Per la prima volta in questa quinta ondata della pandemia, il numero dei malati gravi ha sperato le 200 unità. A tal proposito entrano in vigore nuove norme per le scuole: un vaccinato deve restare a casa dopo un contatto con un positivo fino a che un semplice tampone antigenico non dia risposta negativa. Per i positivi c'è invece una quarantena di 10 giorni. In Israele è in atto per tutti gli over 60 la quarta vaccinazione che ha riguardato finora oltre 200mila persone. Il premier Naftali Bennett ha convocato per i prossimi giorni una riunione del governo dedicata alla situazione sanitaria.