Covid, variante indiana più pericolosa? Le parole di Galli

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Covid, variante indiana più pericolosa? Le parole di Galli© ANSA

La campagna vaccinale continua ma l'ultima mutazione del Covid, la variante indiana, preoccupa tutti. Variante che è arrivata anche in Italia, in Veneto. "È probabile che le varianti brasiliana, sudafricana e nigeriana siano meno responsive agli anticorpi evocati dai vaccini disponibili e che sfuggano alla maggioranza degli anticorpi monoclonali disponibili in commercio. Non sappiamo ancora però, quanto la variante indiana, la E484Q, sia più diffusiva, virulenta e cattiva, anche perché ragioniamo in base alla situazione dell'India. Un Paese che conta 1,366 miliardi di persone, tra cui tantissime in situazioni di indigenza, in un contesto di grande popolosità. Tutte connotazioni queste, che rendono difficile confrontare la diffusione e la letalità dell'India con l'Europa", ha spiegato Massimo Galli a iNews 24, non nascondendo il rischio che la variante possa essere molto pericolosa, forse la più pericolosa di tutte. Tra l'altro in questi giorni la situazione Covid in India è drammatica: si parla di 115 morti ogni ora.

Galli: "Non conosciamo gli effetti della variante indiana"

"Nella variante inglese ci sono una quantità di mutazioni. Quella più importante è la N501Y, ed è quella attualmente dominante da noi. Fino a poco tempo fa abbiamo sostenuto che non fosse più cattiva della precedente, ma solo più diffusiva. Adesso invece, uno studio recente ha dimostrato un alto eccesso di mortalità. Ha una capacità di trasmissione dal 30 al 50% in più, coinvolge anche i bambini e i ragazzi. È più grave e mortale, soprattutto sugli anziani. La variante indiana appena scoperta ha due mutazioni qualificanti: la L425R e la E484Q. Nella seconda cambia l'amminoacido della E484K, che caratterizza la variante brasiliana, sudafricana e nigeriana, che provocano una serie di fastidi in più", ha agigunto il professore di Malattie Infettive dell'Università Statale di Milano e direttore della clinica malattie infettive dell'Ospedale Sacco.

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