Clamorosa scoperta in Egitto. L'archeologo-star egiziano Zahi Hawass ha scoperto la "città d'oro perduta". La scoperta è avvenuta vicino a Luxor, dove si trova la Valle dei Re. Secondo gli esperti si tratta della più grande città antica trovata in Egitto: sepolta sotto la sabbia per millenni, è una dei più importanti ritrovamenti dalla tomba di Tutankhamon. "La missione egiziana guidata dal dottor Zahi Hawass ha trovato la città che era andata perduta sotto la sabbia - ha riferito il team di archeologia - La città ha tre mila anni, risale al regno di Amenhotep III e continuò ad essere abitata da Tutankhamon e Ay". Il nome dell'insediamento, il più grande mai scoperto nel Paese, è Aton. "Molte missioni straniere hanno cercato questa città e non l'hanno mai trovata", ha dichiarato Hawass aggiungendo: "Abbiamo cominciato il nostro lavoro cercando il tempio funerario di Tutankhamon".
Egitto, la storia della città d'oro perduta
A quanto pare la "città d'oro perduta" è stata fondata da uno dei grandi sovrani d'Egitto: Amenhotel III. Secondo gli esperti questo ritrovamento aiuterà a gettare luce su uno dei grandi misteri della storia: perché Akhenaten e Nefertiti decisero di spostarsi ad Amarna. Gli scavi sono iniziati solo nel settembre scorso e la città, rimasta inattinta per tre millenni sotto la sabbia, viene descritta in buone condizioni di conservazione, con muri quasi completi e stanze piene di strumenti di vita quotidiana. Nella parte sud sono stati rinvenuti i resti di una panetteria completa di forni e ceramiche. Trovate anche parti di attività industriali come la tessitura, la produzione di vetro e quella di amuleti ed elementi decorativi per templi e tombe.
Egitto, cosa è stato trovato nella città d'oro perduta
Gli archeologi hanno ritrovato anelli, scarabei, pentole colorate e mattoni con il cartiglio di Amenhotep III. Un'area con un muro "a zig zag" e un solo punto di accesso testimonia di un sistema di sicurezza in un distretto amministrativo e residenziale con ambienti più grandi e ben strutturati che è ancora in parte sotto terra.