Vaccino AstraZeneca e Sputnik, Galli: "Sono sconcertato"

L'emergenza Coronavirus continua: le ultime dichiarazioni dell'infettivologo a Omnibus, su La7

Massimo Galli, primario di malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano, è tornato a parlare della questione vaccini Covid in tv. A Omnibus, in onda su La7, l'esperto ha affrontato il caso inerente il vaccino AstraZeneca: "Sono stati combinati diversi pasticci, anche comunicativi. Pasticci che da questo punto di vista è necessario superare. Gran parte di quelli che sono stati questi errori di comunicazione mi sembrano siano stati corretti. Sono stati forniti dati obsoleti agli Stati Uniti? Strano, sono sconcertato. Ho la sensazione che ci sia una contrapposizione che va al di là degli aspetti tecnici e scientifici. Tutto questo è preoccupante perche dei vaccini abbiamo assoluto bisogno e in questo momento mi sembra che come paese siamo lì, con il cappello in mano, a chiedere l'elemosina". Galli ha aggiunto: "Abbiamo capito tardi come renderci il più possibile autonomi e garantire così quelli che sono i bisogni reali".

Covid, Sputnik e riaperture: parola a Galli

Massimo Galli ha poi detto la sua opinione sul vaccino russo, lo Sputnik: "Dai dati sembra un ottimo vaccino però mi domando: come mai in Russia i vaccinati sono così pochi? Ma sono in grado di produrlo e venderlo o sono alla ricerca di qualcuno che lo produca per loro?". E sulle future riaperture subito dopo Pasqua il pensiero di Galli è chiaro: "Aprire ora è un rischio, basta osservare il caso della Sardegna. Dobbiamo essere molto cauti, si potrà aprire solo con un buon numero di vaccinazioni e se i risultati saranno stabili nel tempo. Altrimenti si ripeteranno le esperienze gia passate con questo sistema di colori: stop and go, tira e molla. Non parlo per pessimismo ma per realismo".

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