Colombia: vogliono uccidere gli ippopotami di Pablo Escobar

Secondo gli scienziati gli animali importati dal narcotrafficante negli anni Ottanta sono una minaccia per l'ambiente ma è polemica
Colombia: vogliono uccidere gli ippopotami di Pablo Escobar

TORINO - A rischio gli ippopotami di Pablo Escobar, il narcotrafficante più famoso della storia che di recente ha ricevuto i ringraziamenti dell'ex portiere colombiano Higuita. Gli animali sono arrivati in Colombia nel 1984, quando il signore della droga ha deciso di creare uno zoo personale a Medellin. Nel suo ranch, Hacienda Napoles, Escobar ha importato quattro ippopotami e alcune decine di giraffe, leoni, tigri ed elefanti. Dopo la morte del boss, nel 1993, le autorità hanno confiscato Hacienda Napoles e regalato la maggior parte degli animali esotici ad altri zoo ed istituzioni legali. Tutti meno gli ippopotami che essendo pacifici non sembravano un problema. Almeno a quei tempi visto che, complice il clima tropicale e una quantità d'acqua e vegetazione ottima per la loro riproduzione, le tre femmine e l'unico maschio d'ippopotamosi sono moltiplicati a ritmi di gran lunga superiori rispetto a quelli africani. Oggi in Colombia ci sono ben 141 ippopotami. Un numero eccessivo che sta facendo preoccupare gli scienziati.

Perché gli ippopotami di Pablo Escobar sono un pericolo

Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Biological Conservation, se si andrà avanti con questo tasso di accoppiamento entro il 2040 potrebbero esserci 1.500 esemplari nel paese, il che rappresenta un pericolo latente per la conservazione dell’ecosistema. Esempi di questo scenario potrebbero essere la trasmissione di malattie che colpirebbero le specie locali come lamantini e lontre o il loro impatto sui livelli di ossigeno nell’acqua che si ripercuoterebbe negativamente sui pesci e sulle altre specie della zona. Per questo è stato proposto l'abbattimento degli ippopotami: una soluzione che non piace agli animalisti, alla popolazione locale - ormai abituata ad ammirare le passeggiate degli ippopotami - e ai tour operator, che li propongono come attrazione turistica.

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