Caporetto azzurra nello slalom di Levi

Vinatzer ko, nessun italiano si qualifica: non capitava da quasi 23 anni
Caporetto azzurra nello slalom di Levi© EPA

Una Levi Black per l'Italia. Facile giocare con le parole e i significati, non altrettanto trovare le prestazioni tra i pali stretti per gli sciatori del Bel Paese. Il primo appuntamento della Coppa del Mondo di sci alpino maschile in slalom non ha sorriso affatto ai colori azzurri. Sì, perché nessun rappresentante del Tricolore ha ottenuto la qualificazione alla seconda manche e tra gli uomini non accadeva dal 6 gennaio 2002 ad Adelboden. Quasi 23 anni, il segnale deve essere recepito e vanno trovate delle soluzioni. Alla prova dei fatti, l'ultimo podio risale al 16 gennaio 2022, quando Giuliano Razzoli si illuminò e giunse terzo a Wengen, mentre per trovare una vittoria in Coppa tra i rapid gates sul versante maschile bisogna impostare la macchina del tempo al 5 gennaio 2017, con Manfred Moelgg a Zagabria.

Levi ha i connotati di una Caporetto

Il solo Alex Vinatzer ha dimostrato, fino a quando è rimasto in gara, di avere i numeri per qualificarsi. Un discorso però che si porta avanti da alcune stagioni perché c’è una chiara difficoltà nel trovare l’equilibrio tra la massimizzazione della performance e la consistenza. La condizione dell'azzurro è ottima, considerando lo splendido quinto posto in gigante nell'Opening di Soelden, ma quando manca concretezza tra i pali stretti viene meno anche la fiducia. E così Levi ha i connotati di una Caporetto, con l'eterno Stefano Gross a mancare la qualificazione nella top-30 per due centesimi. Più distanti Tobias Kastlunger e Tommaso Sala, out Tommaso Saccardi. «Conta la casella zero. È andata male, niente scuse, anche perché il programma di avvicinamento svolto fino alla gara è stato ottimo e ci siamo preparati come gli altri. Il livello generale? Pazzesco» ha affermato Simone Del Dio, responsabile della squadra. Si spera che domenica a Gurgl lo spartito possa cambiare.

Il ritorno di Noel

Nei fatti, in Finlandia, si è dovuto prendere atto del ritorno al successo dopo quasi due anni del campione olimpico Clement Noel, che non vedeva il gradino più alto dalla Night Race di Schladming (24 gennaio 2023), a precedere un Henrik Kristoffersen in versione Alberto Tomba, rimontando dall’11ª alla 2ª posizione (a 80 centesimi). Per lo scandinavo si tratta della 88ª top-3 in Coppa, raggiungendo proprio Albertone, mentre per il buon Clement è l'11° centro. Il terzo gradino del podio è stato occupato dallo svizzero Loic Meillard (a 0”95), che nonostante il poco allenamento per l'infortunio alla schiena, è riuscito a lasciare il segno, al pari di Lucas Pinheiro Braathen. Il norvegese tornato a gareggiare con i colori del Brasile (nazionalità della madre) dopo un anno di stop, ha messo in chiaro i propri argomenti dopo il quarto posto di Soelden. Qualche problema in più invece per Marcel Hirscher. Lontano sei decimi dalla qualificazione alla seconda manche, su una pista che lo aveva visto trionfante tre volte, il campione alla sua seconda gara tra le fila dell'Olanda non ha negato di aver avuto cattive sensazioni e confermato che non andrà a Beaver Creek (6-8 dicembre) per la presenza di un solo gigante. Sarà a Gurgl, anche se non con grandissima fiducia. C'è da lavorare anche per lui...

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