Brignone gigante: Milano le dedica un murale

La campionessa ha inaugurato l'opera nel quartiere popolare di Corba, dove sorge il palaghiaccio Agorà: "I Giochi 2026? L’unico modo di arrivarci è pensare anno dopo anno"

MILANO - Federica Brignone sembra aver trovato l'elisir dell'eterna salute, più che della giovinezza. Di momenti difficili ne ha passati in carriera, spesso per questioni esterne al mondo delle gare e magari non per colpe sue, ma ora, a 32 anni, con un palmarès splendente tra le mani, a cui ha aggiunto quell'oro assoluto che mancava (in combinata, agli ultimi Mondiali di Méribel), la valdostana non lascia, anzi, raddoppia. Abbronzata, sorridente, felice come forse mai nella sua vita professionale, anche perché ha raggiunto l'equilibrio perfetto con lo staff che la segue, la figlia d'arte si è goduta una giornata tutta per lei in un quartiere popolare e storico di Milano (ci è cresciuto J-Ax), Giambellino, non lontano dalla Circonvallazione esterna. Lì, tra via degli Oleandri e Cascina Corba, è stata inaugurata una bellissima opera di urban art, un murales, dedicata alla campionessa valdostana nata e cresciuta a Milano. Il tutto nell'ambito del progetto "Corba 5 Cerchi", con il sostento del marchio di sci Rossignol, che rifornisce Brignone da quando aveva due anni. Il progetto, realizzato dall’associazione Stradedarts di Milano, che collabora con molti tra i migliori artisti italiani legati al mondo dei Graffiti Writing e della Street Art, ha come obiettivo quello di dare vita a un museo urbano a cielo aperto, trasformando le 38 pareti delle case popolari a schiera del quartiere Corba in altrettante opere di Urban Art, dedicate agli sport invernali olimpici. Il quartiere si trova tra il palaghiaccio Agorà e la futura fermata della metropolitana M4 Gelsomini.

Brignone: "Orgogliosa e motivata"

"Sono orgogliosissima, tra l’altro l’opera è gigante - dice Federica -. Devo ringraziare davvero Stefania, è riuscita a trasmettere le emozioni di quel momento in cui alzo la Coppa generale, forse l'impresa più grande della mia carriera". Cade qualche goccia di pioggia in una giornata davvero uggiosa, ma il sorriso di Federica è radioso. Reduce da una vacanza nel centro America, ora farà un breve giro in bici della Corsica prima di rimettersi a lavorare atleticamente in vista della prossima annata agonistica. "Intanto ho smesso di sciare a fine aprile, avevo ancora tanta voglia, c'erano condizioni stupende e ho portato a casa un bel lavoro. Poi mi sono fatta un paio di settimane di stacco in centro America, liberando mente e corpo. Ora sono tornata e pian piano ripartirò con la preparazione estiva. Voglio un percorso un po' più calmo rispetto alla scorsa stagione, quando ho preteso subito troppo dal mio corpo creandomi dei problemi che mi sono trascinata fino a fine estate". E il futuro, anche a Milano-Cortina 2026? "Sono molto motivata, mi piace la competizione, mi piace sciare, mi piace fare sport e mi diverto ancora tanto! Farò le cose giuste, ho tanto tempo fino a fine estate, il mio lavoro sugli sci sarà concentrato principalmente in Argentina, 4-5 settimane dai primi di settembre, il periodo ideale anche perché io preparo tutte le discipline. Noi atleti sappiamo che mancano ancora tre stagioni prima di quei Giochi Olimpici. Io penso al lavoro per la prossima annata agonistica, perché l’unico modo per arrivare a Milano-Cortina è pensare a una stagione alla volta, farla bene, continuare a essere a posto fisicamente, curare tutto nei dettagli e lavorare nel modo giusto".

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