Scherma, Volpi d’oro e tripletta azzurra: fioretto da sogno ai Mondiali!

Alice: "Grande gara davanti alla mia famiglia, sono felice. Le gambe ogni tanto mi mollano, ma la mano c’è e ho voglia di lottare". Errigo neo mamma è d’argento, il bronzo alla Favaretto
Scherma, Volpi d’oro e tripletta azzurra: fioretto da sogno ai Mondiali!© TVRG R.Garavaglia/A.Liverani

È stato un trionfo quello del fioretto femminile azzurro nei Mondiali di Milano. Tre medaglie per altrettante magnifiche interpreti sul podio, come a Torino nel 2006, per la serie corsi e ricorsi della storia. Era stata Alice Volpi l’ultima a vincere il titolo mondiale individuale, a Wuxi 2018 ed è stata lei a ripetersi, cinque anni dopo, davanti al pubblico amico e al termine di un derby molto combattuto contro la donna delle imprese, Arianna Errigo, fresca di maternità gemellare e rientrata in pedana, dopo gli allenamenti collegiali e uno stop di quasi un anno, proprio per la prova iridata.

Alice Volpi, senese con sangue brasiliano, è partita forte nell’assalto decisivo (3-0) ma Arianna ha reagito (3-3). Tutto in bilico fino al 9-9 poi è stata la Volpi a tirare con maggior lucidità e logica maggior freschezza fisica le stoccate conclusive. Ha sigillato la prova sul 15-10 gettandosi a terra per scaricare la tensione prima di abbracciare la compagna di squadra e lasciarsi tracciare il viso felice dalle lacrime di gioia. Un percorso non facile il suo a Milano con rischio corso nel secondo assalto di giornata contro l’americana Scruggs, fermata 15-14. Un’altra statunitense, la campionessa olimpica Lee Kiefer l’ha messa in difficoltà in semifinale ma l’azzurra è uscita in bello stile dall’ostico incrocio, come fatto in altri scontri lungo il tragitto.

Favaretto si prende il bronzo

Sul podio anche la giovane veneta Martina Favaretto, due volte a segno in stagione nelle gare di Coppa del Mondo e vero “nuovo che avanza”. Per lei lo stop è arrivato in semifinale contro la monzese Errigo, sullo score di 15-10. Il dominio italiano è stato completato dal sesto posto di Martina Batini, sconfitta nei quarti da Alice Volpi per 15-7: «Sono veramente felice - ha detto Alice dopo la premiazione - per la grande gara e per averla fatta davanti alla mia famiglia. Oggi sono molto più grande rispetto a quando ho vinto il primo titolo mondiale. Sono passati cinque anni di “brutto letargo” e sono ancora qua, grazie all’impegno e alla forza di volontà. Le gambe ogni tanto mi mollano però la mano c’è e ho ancora voglia di combattere, fino a Parigi almeno, dove vorrò divertirmi. Sono un diesel e nei primi assalti a volte rischio. Eccezionale Arianna per quello che ha fatto». «Un anno difficile da spiegare - ha esordito Arianna Errigo -. A volte mi sono chiesta come riuscissi ad allenarmi. È un dolce argento, non mi era mai capitato di scendere dalla pedana felice dopo una sconfitta. Sono orgogliosa per quanto fatto. Ora devo fermarmi un attimo, poi vedremo la squadra. Un po’ di vacanza e via verso le Olimpiadi».

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Di Veroli d'argento nella spada maschile

Applausi a scena aperta anche per la prova degli spadisti guidati dal CT Dario Chiadò. Il migliore è stato il 21enne romano Davide Di Veroli, argento dopo aver eliminato in semifinale il campione olimpico e mondiale, Cannone, con un assalto spettacolare chiuso 15-5. Nella finale tra giovanissimi Davide ha ceduto il passo al talento ungherese Mate Tamas Koch, per 14-10 con vano tentativo di risalire nelle stoccate decisive. Bella prova anche del figlio d’arte Valerio Cuomo, che nei quarti ha trovato nel kazako Kurbanov un rivale solido. Cuomo ha chiuso sesto, con qualche rimpianto. Diciottesimo il milanese Federico Vismara, fermato di misura (15-14) dal francese Borel nel secondo assalto.

I risultati del mondiale di scherma

FIORETTO FEMMINILE. Semifinali: Errigo (Ita) b. Favaretto (Ita) 15-10; Volpi (Ita) b. Kiefer (Usa) 15-13. Finale: Volpi (Ita) b. Errigo (Ita) 15-10. SPADA MASCHILE. Semifinali: Di Veroli (Ita) b. Cannone (Fra) 15-5; Koch (Ung) b. Kurbanov (Kaz) 15-11. Finale: Koch (Ung) b. Di Veroli (Ita) 14-10

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È stato un trionfo quello del fioretto femminile azzurro nei Mondiali di Milano. Tre medaglie per altrettante magnifiche interpreti sul podio, come a Torino nel 2006, per la serie corsi e ricorsi della storia. Era stata Alice Volpi l’ultima a vincere il titolo mondiale individuale, a Wuxi 2018 ed è stata lei a ripetersi, cinque anni dopo, davanti al pubblico amico e al termine di un derby molto combattuto contro la donna delle imprese, Arianna Errigo, fresca di maternità gemellare e rientrata in pedana, dopo gli allenamenti collegiali e uno stop di quasi un anno, proprio per la prova iridata.

Alice Volpi, senese con sangue brasiliano, è partita forte nell’assalto decisivo (3-0) ma Arianna ha reagito (3-3). Tutto in bilico fino al 9-9 poi è stata la Volpi a tirare con maggior lucidità e logica maggior freschezza fisica le stoccate conclusive. Ha sigillato la prova sul 15-10 gettandosi a terra per scaricare la tensione prima di abbracciare la compagna di squadra e lasciarsi tracciare il viso felice dalle lacrime di gioia. Un percorso non facile il suo a Milano con rischio corso nel secondo assalto di giornata contro l’americana Scruggs, fermata 15-14. Un’altra statunitense, la campionessa olimpica Lee Kiefer l’ha messa in difficoltà in semifinale ma l’azzurra è uscita in bello stile dall’ostico incrocio, come fatto in altri scontri lungo il tragitto.

Favaretto si prende il bronzo

Sul podio anche la giovane veneta Martina Favaretto, due volte a segno in stagione nelle gare di Coppa del Mondo e vero “nuovo che avanza”. Per lei lo stop è arrivato in semifinale contro la monzese Errigo, sullo score di 15-10. Il dominio italiano è stato completato dal sesto posto di Martina Batini, sconfitta nei quarti da Alice Volpi per 15-7: «Sono veramente felice - ha detto Alice dopo la premiazione - per la grande gara e per averla fatta davanti alla mia famiglia. Oggi sono molto più grande rispetto a quando ho vinto il primo titolo mondiale. Sono passati cinque anni di “brutto letargo” e sono ancora qua, grazie all’impegno e alla forza di volontà. Le gambe ogni tanto mi mollano però la mano c’è e ho ancora voglia di combattere, fino a Parigi almeno, dove vorrò divertirmi. Sono un diesel e nei primi assalti a volte rischio. Eccezionale Arianna per quello che ha fatto». «Un anno difficile da spiegare - ha esordito Arianna Errigo -. A volte mi sono chiesta come riuscissi ad allenarmi. È un dolce argento, non mi era mai capitato di scendere dalla pedana felice dopo una sconfitta. Sono orgogliosa per quanto fatto. Ora devo fermarmi un attimo, poi vedremo la squadra. Un po’ di vacanza e via verso le Olimpiadi».

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