Stefano Baldini, ad Atene 2004 vent'anni fa oggi diventò il Dio di Maratona

Il mito Stefano Baldini che 20 anni fa vinse l'oro in maratona ad Atene 2004. Ha ispirato intere generazioni. L'omaggio di Bordin e del suo allenatore Gigliotti. I suoi record e le vittorie
Stefano Baldini, ad Atene 2004 vent'anni fa oggi diventò il Dio di Maratona

29 agosto 2004, 20 anni fa, una data che per L’Italia ‘che corre’ rimane nella storia grazie alla grande impresa del reggiano Stefano Baldini che conquistò la medaglia d’oro nella maratona ai Giochi Olimpici di Atene 2004. Diventando il Dio di Maratona.

LA VITTORIA - Era estate, faceva caldo, e stavano finendo i Giochi di Atene, ma lì in quel meraviglioso e unico stadio come il Panatinaiko, Baldini ha tagliato per primo il traguardo. Da solo, davanti a tutti. Sì vero c’era stata l’aggressione qualche chilometro prima al brasiliano De Lima, Baldini era terzo in quel momento, dietro all’americano Meb Keflezighi. Ma era forte e concentrato. E in rimonta. Sì vedeva che aveva un passo diverso, si avvertiva che qualcosa sarebbe accaduto. Baldini non ha visto l’aggressione al suo avversario, era appena dietro una curva: “Meglio così, mi avrebbe deconcentrato” ha spesso ripetuto in questi anni. E da lì il sorpasso, sì perché il sorpasso sarebbe senz’altro avvenuto con lo statunitense Meb Keflezighi che poi ha vinto l’argento.

ISPIRAZIONE - Oggi è tempo, ancora una volta, dei festeggiamenti, dei ricordi. E dei pensieri perché un maratoneta come Stefano ne nasce uno ogni trent’anni, forse. La sua vittoria non è stata solo una medaglia d’oro messa lì in bacheca al servizio delle statistiche della Fidal o del Coni. No, Baldini ha conquistato l’Olimpo. Ha conquistato LA MARATONA, lì dove con l’emerodromo Filippide migliaia di anni fa è nata la maratona. Oro in Grecia. Ad Atene. Alle Olimpiadi greche. Più di così, meglio di così, non si poteva fare.

Una corsa, un successo, una medaglia che ha ispirato intere generazioni, migliaia e migliaia di runner, di atleti, di sedentari che erano incollati morti di sonno sui divani e da lì hanno iniziato a crederci, a muoversi, a camminare, a corricchiare magari la domenica mattina. Quelli che già correvano, forti o fortissimi che fossero, hanno preso fiducia, ci hanno creduto un po’ di più. Chi non sapevo cosa fosse ‘correre’, l’ha capito e l’ha messo in atto. Baldini è stato il fuoco di maratona, la miccia che ha acceso gli animi di maratoneti di mezzo mondo. E ancora oggi è così, ancora oggi tanti si ispirano a lui e sognano di incontrarlo in qualche maratona e quando c’è sono file e code per foto e autografi da runner di tutte le età. Negli ultimi anni siamo tutti cresciuti a 'Pane e Baldini', perchè lui è sempre un faro lì davanti.

CURIOSITA’ – Il numero di pettorale usato in gara da Baldini era il 2157: “Mi è piaciuto subito questo numero appena l’ho indossato. Ognuno ha le proprie scaramanzie, ma qui ci sono dentro tutti i numeri della mia data di nascita: 25-05-1971” ha dichiarato ad una trasmissione odierna su Sky Sport.

BORDIN E GIGLIOTTI - Oggi sono passati 20 anni giusti, ma è un bis per la medaglia d’oro in maratona alle Olimpiadi, Gelindo Bordin aveva sconfitto gli atleti degli altipiani già a Seul nel 1988 e oggi sono arrivati i suoi omaggi a Stefano sempre su Sky: “Sono passati 20 anni, per il ‘mio ricordo’ e l’oro olimpico devo fare uno sforzo di memoria maggiore perché per me da Seul ne sono passati ben 36. Abbiamo avuto in comune lo stesso sogno ma soprattutto un grande allenatore come Lucio Gigliotti”.

E quindi non poteva mancare il messaggio del Professor ‘fatica’, Lucio Gigliotti, oggi 90enne ma sempre attivo e presente: “20 anni fa una medaglia prestigiosa in un luogo significativo. Avevi la consapevolezza di una grande gara, conquistata con gli allenamenti. Ti mando un grande abbraccio”.

RECORD E MEDAGLIE – Una carriera infinita quella di Baldini che per tanti anni (dal 2006 al 2021) ha mantenuto il primato italiano di maratona con 2h07’22”, suo primato personale. Va ricordato…con calzature non come quelle odierne con piastre in carbonio, doverosa osservazione quest’ultima. Nel 2000 ha fatto il suo record nella mezza maratona con 1h00’50”, mentre sui 10000m ha un personal best di 27’43”98 fatto nel 1996. Tra le medaglie oltre all’irraggiungibile oro olimpico conquistato in 2h10’55” c’è anche un oro sempre in maratona ai Campionati Europei di Budapest nel 1988, un bronzo ai mondiali del 2001 a Edmonton in Canada, un altro bronzo ai mondiali successivi (Parigi 2003) e ancora un altro oro ai campionati europei di Goteborg nel 2006,quando era veramente all’apice della sua carriera. Ultima olimpiade a Pechino 2008 dove si è piazzato 12esimo assoluto. In totale sono 5 Olimpiadi per lui: Atlanta 1996 (5000 e 10000m), Sydeny 2000 (maratona-ritirato), Atene 2004 (oro maratona), Pechino 2008 (maratona 12°). Da ricordare il suo esordio alla maratona di Venezia nel 1995 (6° classificato), il 2° posto a Londra nel 1997 e il 3° a New York, il suo successo alla maratona di Roma nel 1998 e diversi piazzamenti nei primissimi posti sia a maratona di Londra che New York per diversi anni consecutivi nei primi anni 2000.

Oggi è allenatore personale di diversi atleti della nazionale italiana di atletica quali Pietro Riva (atleta), Ludovica Cavalli, Rebecca Lonedo, Sara Nestola, Micol Majori, Maria Chiara Cascavilla, Giuseppe Gravante e Masresha Costa.

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