Maratone, l'Italia vuole lo straniero

Avviato l'iter per i certificati medici. Stefano Mei: noi al livello di New York
Maratone, l'Italia vuole lo straniero

Pronti, via! Lo sport riparte, non solo dal pubblico in tribuna ma anche dalle grandi kermesse podistiche rimaste al palo da più di un anno.

<>. Così il maratoneta-sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, all'insediamento del tavolo tecnico “La salute nello Sport”, da lui stesso voluto e finalizzato all'adozione di misure in materia di medicina sportiva. <>.

Tornare a guardare lo sport ma anche a praticarlo. Il primo tema all'ordine del giorno infatti sarà dare seguito alla “Mozione Lupi”, già approvato all'unanimità in Parlamento alla viglia del primo lockdown. Con la quale si vuole incentivare la partecipazione degli stranieri alle nostre classiche, dalla mezza all'ultramaratona. Presenza penalizzata dall'obbligo della certificazione agonistica rilasciata da un medico dello sport italiano, invece di una autocertificazione in linea con le leggi del proprio Paese.

<promozione del territorio, per questo dobbiamo semplificare l'iscrizione dei runner stranieri>>. L'impegno di Costa, 32 maratone all'attivo. Che dà anche suggerimenti alla “Run Rome The Marathon”, slittata da marzo al 19 settembre: <>.

Si cerca di bruciare i tempi per arrivare alla legge, cui potranno beneficiare le maratone di Roma, Venezia, Firenze. <>. Per il deputato Maurizio Lupi è salvaguardata la prevenzione sanitaria: <>.

Musica alle orecchie di Stefano Mei, il neo presidente Fidal, anche lui al tavolo tecnico: <>. Sulle riaperture il n.1 dell'atletica esprime cautela: < Golden Gala di Firenze del 4 giugno fosse consentita la presenza di 2.000 spettatori su una capienza di 8.000 posti>>.

Il coordinamento del tavolo è affidato al prof. Francesco Parra: <>.

Pubblicato a pagina 36 del Corriere dello Sport del 16 aprile 2021

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