Così fa male. Molto male. Indubbiamente alla vigilia c’erano altre aspettative. Gli azzurri erano reduci da un ottimo Sei Nazioni e dalla tournée estiva. Ingredienti che facevano pensare a una sfida difficile ma giocabile contro gli uomini dell’albiceleste. Purtroppo, è successo il contrario. L’Argentina non vince, ma stravince contro una nazionale che pare tornata quella del Mondiale francese, come se Gonzalo Quesada non fosse mai arrivato. La tariffa è di quelle che pesano e fanno venire qualche piccolo dubbio. Ma nel punteggio 50 a 18 per i sudamericani si deve tenere conto che gli azzurri hanno marcato 2 mete, la prima però è stata una meta di punizione (primo tempo), la seconda segnata da Nicotera solo al 68’ quando ormai il match era chiuso da un pezzo. Dal canto loro gli uomini di Felipe Contepomi di segnature ne hanno marcate ben sette! L’ultima davvero stupenda realizzata dall’ala Del Guy, un autentico folletto che ha messo spesso in difficoltà la difesa azzurra.
Gli argentini giostrano alla grandissima
Gli argentini, guidati da un ottimo Tomas Albornoz (apertura del Benetton), hanno giostrato alla grandissima, dimostrando tutto il loro valore di squadra di livello mondiale con i successi ottenuti in Rugby Championship, con gli azzurri letteralmente travolti. Già l’inizio non è stato due migliori, Capuozzo ha lasciato il campo dopo 6’ colpito al capo e sostituito da Tommaso Allan. La prima frazione in grande sofferenza: 17 – 0 dopo meno di venti minuti. Gli azzurri al riposo 10 -17 dopo 40’. Il secondo tempo è stato una sorta di piccolo calvario, la dimostrazione al 57’ ovale perso dagli azzurri, sotto i pali in fase d’attacco, i Pumas ripartono attraversano tutto il campo a grazie a un paio di rimpalli Albornoz schiaccia oltre la linea di meta. Da quel momento una sola squadra in campo, più forte in difesa, sui punti d’incontro e anche nella battaglia aerea. Sconsolato Gonzalo Quesada: "Abbiamo preso tre mete ridicole, e una nostra segnatura di Spagnolo per me era valida". Anche capitan Nichele Lamaro ammette: "Non siamo riusciti a controllare molti palloni, non siamo stati compatti e determinati, non ci sono scuse per questa sconfitta contro una squadra che ha disputato il Torneo dell’Emisfero Sud in grandi condizioni e molto superiori a noi. Adesso non resta che concentraci per la sfida con la Georgia".
Italia-Argentina: 18-50
MARCATORI PT 3’ cp Albornoz (0-3); 11’ m. Mallia, t. Albornoz (0-10); 29’ m. Bertranou, t. Albornoz (0-17); 33’ m. di punizione Italia (7-17); 40’ cp Allan (10-17). ST 43’ cp Allan (13-17); 48’ m. Sclavi, t. Albornoz (13-24); 57’ m. Albornoz, t. Albornoz (13-31); 65’ m. Cordero, n.t. (13-36); 67’ m. Nicotera, n.t. (18-36); 72’ m. Alemanno, t. Albornoz (18-43); 77’ m. Delguy, t. Albornoz (18-50)
ITALIA: 15. Capuozzo (6’ 22 Allan – HIA); 14. Lynagh, 13. Ignacio Brex (70’ 23. Zanon), 12. Menoncello, 11. Ioane; 10. P. Garbisi, 9. Page-Relo (63’ 21. Garbisi); 8. L. Cannone, 7. Lamaro (c), 6. Negri (58’ 20. Zuliani); 5. Ruzza (44’ 19.Lamb), 4.N. Cannone; 3. Riccioni (45’ 18Ferrari). 2. Lucchesi (50’ 16 Giacomo Nicotera), 1 Mirco Spagnolo (50’ 7 Danilo Fischetti). Ct: Gonzalo Quesada
ARGENTINA: 15. Mallia; 14. Isgro (62’ 23. Cordero), 13. Cinti, 12. Orlando (44’ 22. Moroni – HIA), 11. Delguy; 10. Albornoz, 9. Bertranou (50’ 21. Garcia); 8. Oviedo, 7. Grondona (62’ 20. Martin Gonzalez; 5. Rubiolo, 4. Molina (58’ 19. Alemmano); 3. Sclavi (50’ 18. Gomez Kodela), 2. Montoya (c) (58’ 16. Ruiz), 1. Gallo (66’ 17. Calles). Ct: Felipe Contepomi
Altri risultati: A Dublino: Irlanda-Nuova Zelanda 13-23; a Twickenham, Inghilterra-Australia 37-42