Lodi abbraccia la Spector House

Il 16 marzo l'evento inaugurale della quinta sede

Spector no limits. Parafrasando la famosa pubblicità dell'orologio si può sintetizzare così l'avvio della nuova partnership tra Spector Padel House e La Pergola, centro multisport di Lodi. Venerdì scorso - 1° marzo - l’inizio ufficiale della gestione di tutte le attività padel della struttura. Il 16 marzo invece ci sarà l’evento di inaugurazione. Una vera e propria festa con padelisti e padeliste che avranno la possibilità di conoscere il "guru" Gustavo Spector, i nuovi coach Sph e tutto il team. I giocatori avranno la possibilità di entrare in campo per testare tutte le racchette Babolat 2024 e giocare i tornei maschile e femminile organizzati per l’occasione. Gustavo Spector sottolinea: "Il network Sph sta crescendo sempre di più e non possiamo essere più felici di questa nuova apertu-ra, la quinta in due anni. Significa molto, è simbolo che il lavoro di ogni giorno sta dando i suoi frutti. E il settore continua a crescere. La Pergola è una struttura molto rinomata sul territorio di Lodi e con Sergio Folli ed Enzo Colacrai abbiamo subito trovato una sintonia molto forte. Gli spazi e gli standard sono certamente qualitativamente molto alti e dunque giusti per la nostra quinta Sph".

Spector House: ecco la nuova struttura

Otto in totale i campi di nuova generazione all'interno della nuova struttura. "Sono stati brandizzati Sph-Babolat per poter mantenere gli standard del network e dare il nostro tratto distintivo - afferma Spector -. Già da subito saranno il luogo dove siterranno corsi e lezioni secondo il metodo Spector e il 16 marzo saranno il teatro di tutte le attività che abbiamo organizzato per la giornata: tornei, open courts, skills challenge, match di esibizione, test di racchette Babolat e molto altro. Si tratta dell'ennesimo progetto targato Sph. Ho sempre sperato che il padel potesse diventare uno sport per tutti e di tutti e pian piano ci stiamo riuscendo. Il nostro obiettivo, mio e di tutti i nostri coach e del nostro team che lavora dietro le quinte, è quello di permettere a chiunque di entrare in campo e divertirsi. Questo significa permettere a tutti i padelisti e le padeliste di tutti i livelli e le età di fare un percorso di crescita, divertendosi. La cosa importante del metodo Spector è che in campo cerchiamo di prediligere la tattica sulla tecnica. È spesso più importante fare un colpo intelligente e ben piazzato o semplicemente non sbagliare per fare punto, piuttosto che fare un colpo molto potente ma che poi si rivela poco efficace. Se invece parliamo di club management noi facciamo riferimento a tutte le attività di gestione. C’è un profondo lavoro dietro le quinte che in molti non vedono, ma che ci permette di standardizzare i processi e dunque di far sì che un padelista di Sph Firenze, ad esempio, possa ritrovare le stesse logiche e la stessa struttura organizzativa anche a Venezia, Milano, Cesena o Lodi. Questo ultimo aspetto è ovviamente strettamente collegato alla community che Sph dopo Sph stiamo costruendo. Entrare in questo circuito non è semplicemente andare a giocare a padel, è entrare a far parte di una famiglia e condividerne i valori". Su una eventuale futura apertura al Sud, Gustavo Spector conclude: "Stiamo lavorando molto intensamente nello sviluppo del network. Abbiamo certamente delle città target nelle quali ci piacerebbe aprire delle nuove Sph, tuttavia non possiamo anticipare nulla, altrimenti non sarebbe più una sorpresa. Non vi resta che venirci a trovare a Lodi, vi aspettiamo".

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