Nata a Malaga il 26 febbraio 1976 da padre andaluso e madre svedese, Carolina Navarro è una delle leggende del padel femminile, che a 47 anni è sempre dura da battere. Una grande esperienza che ancora oggi la vede posizionarsi al n.30 del ranking del World Padel Tour. È stata 12 volte campionessa di Spagna e per 9 anni numero 1 al mondo, oltre ad aver vinto ai Mondiali 3 titoli nella categoria di coppia e ben 4 con la nazionale spagnola, mentre nel 2022 ha partecipato ai Mondiali con la nazionale svedese. Carolina è anche Presidente dell’associazione Palas Para Todos che opera a Malaga, attraverso una scuola di padel rivolta a persone disabili, che gestisce insieme a familiari, amici e alla sua storica compagna, la fuoriclasse Cecilia Reiter, che si è ritirata lo scorso anno dalle competizioni. Quest’anno gioca in coppia con Marina Guinart España.
Quali aspettative avete per questa seconda parte della stagione?
«Il circuito è molto duro e ogni turno è una battaglia, quindi cercheremo di lottare per ottenere il meglio da ognuna di noi, puntando ad entrare nei quarti di finale».
Cosa ne pensi di tutti questi circuiti?
«Il 2023 è un anno atipico, perché ci sono due circuiti, il Premier e il WPT, che hanno determinato un numero eccessivo di tornei e purtroppo per noi non c'è mai tempo per riposare. Se tutto sarà unificato, avremo un circuito con un numero ragionevole di eventi per poter competere nelle migliori condizioni fisiche».
Su quali giovani punteresti per il futuro?
«Ci sono molte giovane giocatrici con un futuro promettente che stanno ottenendo ottimi risultati. Per esempio, Claudia Fernandez, Alejandra Alonso e Andrea Ustero».
Outdoor o indoor?
«Gareggio sempre al chiuso, le condizioni sono neutre per tutti, quindi la maggior parte delle volte penso che vincerà il giocatore migliore. Invece per godermi una partita rilassante con gli amici preferisco outdoor».
Chi sono i migliori giocatori della storia del padel nelle categorie maschile e femminile?
«Juan Martín Diaz, Belasteguín e Alejandro Lasaigues, mentre nelle donne, Icíar Montes, Adriana Costagliola e Alejandra Salazar».
Parlaci del tuo coach.
«Mi segue Manu Martín, oltre a essere un grande allenatore, è una persona meravigliosa».
Se potessi “rubare” qualcosa ad una tua collega?
«La potenza di Bea Gonzalez, perché colpisce un po' più forte di me…ma solo un pochino (ride, ndr)».
Che consigli daresti a un giocatore amatoriale?
«Riscaldarsi prima di entrare in campo, posizionare bene i piedi vicino alla palla per colpirla al meglio e che non è necessario tirare forte, bisogna saper aspettare il momento giusto. Nel padel, i colpi lenti possono fare più punti di quelli veloci se giocati con intelligenza».
Che racchetta usi e quali sono i tuoi sponsor tecnici?
«Gioco con la Titania Kepler 2.0 Pro StarVie, mentre l’abbigliamento e le scarpe sono Asics».
Sogno nel cassetto?
«Inaugurare altri club e diffondere le mie academy, così da creare dei punti d'incontro dove tutti gli amanti del padel possano praticare il nostro amato sport».