Nata a Caserta il 15 agosto 1999, Lorena Vano ha vissuto fin da piccola a Malaga dove il padel si respira in ogni angolo della città, come del resto in tutta la regione che vanta la più alta concentrazione di campi del sud della Spagna e dove nel 2021 la campana si è aggiudicata il titolo di campionessa dell’Andalusia, proprio in occasione del suo 22° compleanno, oltre a un FIP Rise nello stesso anno. Con passaporto italiano, grazie al papà Umberto che la segue passo passo, la numero 91 al mondo ha dimostrato da subito di poter competere ad alto livello e la sua giovane età le consente di pensare in grande per il futuro e di candidarsi per un posto nella Nazionale italiana. La voglia di crescere della “malagueña” italiana è notevole. L’abbiamo ammirata in Italia in Serie A con il Misano Sporting Club e successivamente nel team del Sun Padel di Riccione. Al momento è tesserata con il CC Aniene.
Quali sono le tue aspettative per questa stagione?
«A partire dal WPT di Reus gioco con una nuova compagna, Mireia Herrada di Barcellona. Sono molto entusiasta di iniziare questo progetto insieme a lei, dobbiamo lavorare molto per essere competitive».
Cosa ne pensi dell’ingresso delle donne nel circuito della Premier?
«Penso che sia stato un grande progresso per il nostro sport. Sapere che anche noi donne potremmo farne parte mi riempie di gioia, è una grande opportunità».
Preferisci giocare outdoor o indoor?
«Indoor, dato che le condizioni di gioco sono migliori e non vengono influenzate dal clima».
I tre giocatori migliori nella storia del padel nella categoria maschile e femminile?
«Bela, Sanyo e Lebron, mentre per le donne Salazar, Triay e Carolina Navarro».
Da chi sei allenata?
«Da Andreína De Los Santos. Mi trovo molto bene, ha tanta esperienza e ha gareggiato ad alto livello nel WPT. Anche durante le partite mi aiuta in ogni momento».
Se potessi “rubare” un colpo ad una giocatrice?
«Sicuramente la bandeja della Salazar e la víbora di Marta Ortega».
Due consigli da dare a un giocatore amatoriale per migliorare il suo livello?
«Divertirsi e soprattutto mettere in pratica quello che ti consiglia il tuo allenatore»
Se non avessi scelto il padel?
«Mi sarebbe piaciuto fare l’assistente di volo».
Che racchetta usi e quali sono i tuoi sponsor?
«Gioco con la LW Súmmum Prisma Airflow della Varlion, che si occupa anche del mio abbigliamento. Mi trovo molto bene ed è perfetta per il mio tipo di gioco, ha controllo e potenza. Poi ho la fortuna di contare su uno sponsor molto importante come Fisiocrem, che ringrazio per la fiducia e infine per le scarpe utilizzo le favolose Munich».
Sogno nel cassetto?
«Ne ho diversi e spero di raggiungerli tutti, tra cui giocare nella Nazionale italiana e diventare una top a livello mondiale».