ROMA - Nato a Roma il 7 giugno del 1987, Luca Mezzetti è attualmente il numero 5 in Italia. Ha giocato in Nazionale nel 2018 ai Mondiali in Paraguay e nel 2019 è stato campione italiano agli assoluti di Riccione. Gioca da tempo in coppia con un altro “bello” del padel e suo amico da tanti anni, Michele Bruno. E quest’anno insieme possono fare molto bene. Conosciamolo meglio. Quando hai iniziato a giocare? «A 27 anni e a quasi 29 anni sono diventato un professionista. Venendo dal tennis ero molto scettico, ma poi un giorno provando con degli amici per gioco, ne sono rimasto immediatamente stregato. La cosa che mi ha colpito di più è l’aggregazione che crea e la tattica che serve nel gioco».
La partita indimenticabile?
«Fu quando giocai un torneo Open a Roma, in coppia con Michele Bruno, contro l’alieno Juan Lebron e Lorenzo Rossi dove riuscimmo a vincere 6-4 al terzo set».
Di tutti i tuoi compagni quale abilità ti ha colpito?
«Il compagno con il quale gioco da diversi anni è Michele Bruno, di lui ammiro la potenza che riesce ad esprimere nei suoi colpi. Nel 2022 ho giocato in coppia con Alessandro Tinti e di lui mi ha colpito l’abilità con la quale riesce sempre a utilizzare la parete».
Se dovessi scegliere un coach internazionale?
«Sicuramente mi farei allenare da Rodrigo Ovide, che considero il più bravo».
Se potessi allenare una coppia top?
«Senza dubbio quella strepitosa formata da Galan e Lebron».
Hai qualche rimpianto in carriera?
«Sinceramente no».
Pregi e difetti?
«Un po’ presuntuoso (ride, ndr). Uno dei miei pregi è che riesco molto velocemente a leggere la situazione del gioco in campo, scegliendo sempre la soluzione migliore, o almeno ci provo! Inoltre, il difetto che mi viene attribuito maggiormente dai miei compagni è che parlo poco durante il gioco».
Colpo preferito e dove migliorare?
«Lo smash in kick. Invece devo sicuramente migliorare i colpi con le pareti».
Cosa fai nel tempo libero?
«Mi piace andare in mountain bike, rilassarmi in casa quando non ho impegni sportivi, uscire con gli amici e negli ultimi “nove mesi” coccolare la mia compagna».
Quali sono le tue ambizioni?
«Mi piacerebbe arrivare più in alto possibile, cercando di ottenere il massimo da me stesso, anche questa è una sfida».
Sogno nel cassetto?
«Da giocatore vorrei entrare nella top 100 del ranking mondiale, mentre quando avrò terminato la mia carriera, mi piacerebbe allenare una coppia giovane e farla crescere per portarla in alto».