Largo ai giovani. Quelli che rappresentano il futuro del padel e in particolare la speranza che questo sport possa sempre di più prendere piede in Italia, sia come numero di praticanti che soprattutto livello, per la possibilità di avvicinarsi ai "mostri sacri" argentini e spagnoli, ancora molto lontani. Ma la crescita parte soprattutto dai giovani che, con il loro spirito di sacrificio e dedizione, unito al talento, possono ridurre questo gap.
Giovane e deciso
Passione e ambizione che sono nella testa di Simone Iacovino, 20enne atleta romano e un presente che si descrive solo con una parola, padel: «Ho conosciuto questo sport quattro anni e mezzo fa all’Oasi di Pace, circolo dove sono cresciuto. Mi ero stancato di giocare a tennis e ho iniziato con il padel per non rimanere fermo e praticare un’attività sportiva. Mi sono appassionato sin da subito perché lo ritengo uno sport polivalente, molto divertente e dinamico. Ha grande successo perché ha un approccio semplice, possono giocare tutti a qualsiasi fascia d’età».
Alla scuola dai campioni
Simone Iacovino, che nel 2017 fu premiato come miglior giovane del Circuito Amatoriale MSP Italia, si è trasferito nel gennaio scorso in Spagna nell’Academy gestita da Rodri Ovide per migliorare il suo rendimento in campo, allenandosi insieme a campioni come Paquito Navarro e Martin Di Nenno: «Il primo allenamento è intorno alle 9 - continua l’atleta romano - con un’ora e mezza di preparazione atletica. Subito dopo vado in campo per altre due ore. Questo accade tutti i giorni, mentre quando siamo in preparazione ci alleniamo anche il pomeriggio con una seduta di due ore in campo o in alternativa una partita».
Sogni a tinte azzurre
L’allenamento in Spagna sta portando sicuramente dei bei risultati a Simone, che ha ben chiari i suoi obiettivi per i prossimi anni: «Sono molto contento di aver vinto a ottobre scorso la tappa del Circuito Open Padel a Terni, è stata una bellissima emozione. Per il futuro il mio sogno è vestire la maglia della Nazionale, diventare numero 1 d’Italia e scalare il ranking per arrivare il più alto possibile». Quella maglia azzurra che Simone ha già indossato nel 2019 per i Mondiali Juniores a Valencia: «È stata l’emozione più grande vissuta in questi anni nel padel. Il prossimo anno la disciplina farà ufficialmente parte dei Giochi Olimpici Europei e la strada è tracciata per vedere questo sport un giorno alle Olimpiadi, dove spero di poter partecipare vestendo i colori azzurri».