Da Montecitorio a colpi di bandeja

Nello storico circolo della zona nord di Roma, non lontano dai Parioli, inaugurati tre nuovi campi

Il padel irrompe nello storico circolo Montecitorio a Roma. Un'inaugurazione in pompa magna per i campi gestiti da Alessandro Panatta, figlio del grande Adriano. Al "battesimo" erano presenti - oltre al vincitore del Roland Garros del 1976 - anche Zibì Boniek, Neri Marcorè e Luca Barbarossa, che per l'occasione sono scesi in campo e dato vita a una partita di esibizione. «È stato divertente, il loro livello è buono - scherza Alessandro Panatta, direttore tecnico del circolo -. Papà gioca a padel, lo apprezza. Nel suo circolo a Treviso ha sei campi. Lui è così: appena ha una racchetta in mano non resiste e vuole giocare...».

Il circolo

Ci troviamo in zona Roma Nord, non lontano dai Parioli. Un circolo storico che esiste dal 1937. «Abbiamo deciso di creare tre campi di padel all'interno del circolo Montecitorio insieme alla Panatta Padel Academy che opera là dentro - ha spiegato Panatta -. Il nostro circolo è aperto anche agli esterni, non solo ai soci. L'obiettivo è quello di puntare anche sull'insegnamento del padel ad adulti e bambini con una scuola, seguendo il filone dei circoli spagnoli. Il nostro club infatti non è il classico affittacampi». In principio questo circolo era il dopolavoro dei dipendenti di Montecitorio. Qua dentro sono stati creati campi di tennis, calcio, basket, ma anche piscina e palestra. Adesso la struttura accoglie lo sport più “cool” del momento. «Ora con il padel abbiamo dato una bella ringiovanita - dice Alessandro Panatta, che da qualche anno è istruttore di padel -. Nasco come tennista, poi ho cambiato radicalmente vita. Sono passato al mondo del marketing, mi occupavo di eventi. Circa quattro-cinque anni fa ho scoperto il padel e mi sono appassionato. Mi sono divertito molto e ora sono istruttore. Per quanto riguarda i maestri nel nostro circolo, va detto che ho scelto di puntare su insegnanti italiani. Prima si crea un forte movimento di docenti italiani e meglio è. Sono contento della limitazione agli stranieri imposti dalla nostra Serie A: abbiamo tanti giovani bravi. Anche se riconosco che io stesso per insegnare padel ho fatto un percorso didattico con argentini e spagnoli e lo stesso hanno fatto i maestri che ci sono qua». Il circolo conta circa 800 soci, ma gli "esterni" che vengono a giocare al Montecitorio sono tanti. I campi al momento sono tre, tutti super panoramici come quelli del World Padel Tour: sono stati realizzati dall'azienda Merli Sport, che si occupa della costruzione degli impianti sportivi. «Al momento sono scoperti ma contiamo di coprirli per non subire le intemperie della pioggia e soprattutto per strutturare al meglio la nostra scuola - chiude Panatta -. In più vogliamo ampliare il numero dei campi. Lo spazio c'è, ma chiaramente dobbiamo rispettare i tempi burocratici».

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