Argentino, nato a La Plata il 1° agosto del 1983, Agustín Gómez Silingo è un giocatore che si distingue nel circuito anche per la sua incredibile stazza e grande potenza. Occupa la posizione n.35 nel ranking WPT (n.29 nella classifica della Federazione Internazionale) e gioca in coppia con il connazionale Juan Cruz Belluati López. Nel circuito WPT ha giocato 320 partite, con una percentuale di vittorie (171) pari al 54%.
Quando hai iniziato a giocare a padel?
"A La Plata a due anni, la mia città".
Cosa ti piace di questo sport?
"L'atmosfera familiare e la socialità che genera".
A quale età sei diventato un professionista?
"A 15 anni ho giocato il mio primo torneo e da quel momento ho coniugato le competizioni professionistiche con quelle juniores".
La partita indimenticabile?
"La finale del torneo di Valladolid del 2008 che ho vinto con Maxi Grabiel contro Juan Martin Diaz e Fernando Belasteguin. È stato il mio primo torneo vinto nel circuito professionistico in Spagna".
Di tutti i compagni che hai avuto, chi è quello che ti ha colpito di più?
"Senza dubbio Gaby Reca con tutti i suoi fantastici colpi di dritto e un controllo totale della palla".
Se dovessi allenare due coppie di uomini e donne?
"Mi piacerebbe Di Nenno e Stupa, mentre per le donne Ortega e Gonzàlez".
Hai qualche rammarico per la tua carriera?
"Più che rammarico, direi sofferenza; la malattia di mia moglie nel 2012, mi ha colpito molto dal punto di vista psicologico".
Aspettative per questa stagione?
"Continuare a essere competitivi e dare forma al progetto che ho con il mio nuovo partner, per cercare di raggiungere obiettivi più ambiziosi nella prossima stagione".
Pregi e difetti?
"Credo che la mia più grande virtù sia l'impegno, mentre il mio peggior difetto è quello di essere troppo competitivo".
Colpo preferito e dove migliorare?
"Il mio colpo preferito è il rovescio liftato; devo invece continuare a migliorare la vibora e la volée di dritto".
Con quale racchetta giochi?
"Gioco con la Volt 1000 e pensare che l'ho progettata insieme all’azienda. Le caratteristiche che apprezzo maggiormente sono la forma a diamante, la sabbiatura sul piatto e la gomma Eva ad alta densità, che rende la racchetta più rigida".
Che fai nel tempo libero e i tuoi hobby?
"Stare con la mia famiglia e ho la passione per le auto".
Cosa pensi del padel in Italia e nel mondo?
"Il padel italiano ha avuto un'enorme crescita negli ultimi due anni e lo si nota anche dal miglioramento dei vostri giocatori. A livello mondiale l’esplosione è totale e si gioca anche in Paesi che non avresti mai immaginato".
Sogno nel cassetto?
"Aprire una delle migliori accademie di padel del mondo insieme al mio amico e allenatore Juan Manuel Rodríguez"