La racchetta va in vacanza

Daniele Scopece, maestro FIT, racconta la bella iniziativa che unisce padel e turismo. La cornice è Madrid: tre gare, visite e cene

Sì, viaggiare. Magari con una racchetta di padel in valigia. Parafrasando il capolavoro immortale di Lucio Battisti si può sintetizzare così il binomio tra lo sport del momento e la sua vocazione turistica. Un'accoppiata che spopola sempre di più. Lo sa bene Daniele Scopece, maestro nazionale di padel della Fit, con una serie di incarichi: allenatore di secondo livello dell'associazione Padel Argentina, direttore tecnico MSP (Movimento Sport Popolare) di Roma e responsabile della SeDde Padel che organizza eventi, tornei e collaborazioni internazionali. Si tratta di un'organizzazione che sublima nel modo perfetto l'abbinamento tra turismo e padel. Il cuore di questo progetto? Madrid.

Cosa succede a Madrid

"Abbiamo creduto subito in questa iniziativa - dice Scopece -. Già dal 2015, quando siamo stati i primi a portare gruppi di persone a Madrid proiettandole subito nel massimo del padel in un'accademia importante con alcuni che oggi sono tra i migliori giocatori del mondo. Le persone sono contente di venire a confrontarsi in un ambiente molto professionale. Offriamo un pacchetto completo in cui in tre-quattro giorni sono comprese sessioni di padel, la possibilità di disputare partite contro alcuni giocatori spagnoli del circolo, organizziamo pranzi, cene, e per ultimo, quando gli allenamenti sono finiti, ci rechiamo in un club vicino Madrid per una sfida amichevole Spagna-Italia per poi andare a mangiare tutti insieme cibo locale". Parole d'ordine? Su tutte: socialità, divertimento, aggregazione. Per i viaggiatori amantidel padel c'è infatti la possibilitàdi divertirsi con la racchettain mano, migliorareil proprio livello di gioco maanche conoscere tanti posti. "Abbiamo organizzato eventi in diverse città bellissime della Spagna anche se la maggior parte delle nostre attività si svolge a Madrid - puntualizza il maestro nazionale di padel della Fit -. Durante queste esperienze si instaurano bellissimi rapporti, anche con gli allenatori. L'idea è quella di creare degli scambi, ovvero portare gruppi di persone in Spagna e viceversa, far venire i turisti in Italia. Gli spagnoli infatti sono curiosi di conoscere il nostro Paese". Alla base c'è la voglia di unire chi condivide la passione per i viaggi e per il padel. "Il turismo sportivo è molto importante - conclude Scopece -. È una scusa per poter viaggiare in gruppo, godere di tanti momenti di aggregazione, e conoscere nuovi posti e nuove persone".

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