Il titolo è una «preghiera laica», come sottolinea lui. Antonio Petrucci, giornalista e scrittore di 39 anni, svela cosa si nasconde dietro il libro "Padel nostro", la sua opera prima che ha riscosso un buon apprezzamento da parte del pubblico.
La trama di "Padel nostro"
Al centro della vicenda c'è la storia di Paolo, quarantenne "irrisolto" che prova a mettersi di nuovo in gioco, dopo fallimenti personali e professionali, e tutto ruota intorno a una grande sfida: risollevarsi mettendo in piedi, dal nulla, un centro sportivo con dei campi di padel, negli anni in cui questo sport è ancora poco praticato. Lo farà attraverso intrecci e percorsi inattesi, che ne confermeranno il disperato bisogno di una rinascita, interiore prima ancora che sociale. Là - in quei campi dove non c'era nulla - sboccia la vita. Il padel fiorisce, diventa la disciplina più praticata e l'esistenza prende un nuovo indirizzo.
Le parole di Antonio Petrucci, autore di "Padel nostro"
Originario di Battipaglia, ma ormai radicato a Milano da 15 anni, Antonio Petrucci racconta le incertezze generazionali vissute dal quarantenne di oggi, la precarietà dei rapporti sociali, i legami labili con gli amici e gli amori. Sullo sfondo di tutto c'è il padel. "Non è importante se ce la facciamo, ma è fondamentale fare il primo passo - dice lui -. Il finale del libro è aperto a ogni interpretazione". "Padel nostro" è ambientato in un'imprecisata realtà della Brianza. "Questa storia è in parte autobiografica - spiega -. Il protagonista, Paolo, è una persona definita irrisolta come molti della mia generazione. Prova a fare qualcosa che non è nelle sue corde, ovvero creare un centro sportivo, e affronta questa sfida per sentirsi finalmente vivo. Lo fa grazie al padel, motore di molte vite in questo periodo storico. È uno sport che personalmente ho scoperto casualmente sette anni fa in Spagna, in un villaggio. Iniziai a giocare molto una volta rientrato in Italia e mi sono appassionato. Così durante il lockdown del 2020 ho iniziato a scrivere questa storia". Il titolo nasce da un gioco di parole. "'Padel nostro' è una preghiera laica, perché questo è un rito settimanale che ci consente di stare con gli amici, divertirsi e andare oltre la routine quotidiana - aggiunge Petrucci -. Il mio non è solo un testo sportivo, non entro troppo nel dettaglio tecnico. Si affrontano vari temi sociali, perfino quello dell'aborto". "Padel nostro" è disponibile per l’acquisto anche in digitale.