Luxury Cup, quanti incroci tra i campioni

Al Blu Padel di Lodi è andato in scena un torneo che ha visto protagonisti i grandi dello sport. Gli organizzatori: "È stato un successo"

Un paio campioni del mondo, un due volte campione d'Europa col Milan e l'attuale primatista nazionale dei 1.500 metri piani all'aperto. Ovvero Antonio Cabrini, Beppe Bergomi - trionfatori nel Mundial spagnolo del 1982 - Serginho e Genny Di Napoli, re del mezzofondo italiano. Sono solo alcuni dei grandi protagonisti del torneo vip che si è giocato martedì al Blu Padel Lodi, un evento che si inserisce all'interno del circuito Luxury Open. Alla manifestazione, che ha avuto una grande cornice di pubblico, hanno preso parte altri ex calciatori del calibro di Riccardo Ferri, colonna dell'Inter del Trap, Maurizio Ganz e Cristiano Doni, oltre a Cristian Zenoni e Massimo Paganin. Il torneo è stato vinto da Riccardo Maspero (fantasista, tra le altre, del Toro di Camolese) che ha giocato in coppia col figlio Alessandro, al termine di una combattuta finale contro Nicola Amoruso e Davide Coppola, decisa al tie-break. 

Parola ai protagonisti

"È stato un torneo strepitoso, ci siamo divertiti molto - dice Riccardo Ferri, uno dei soci del Blu Padel che insieme a un gruppo di amici ha messo in piedi la struttura -. Abbiamo vissuto una bellissima giornata, è stata una bella rimpatriata con tanti compagni del passato". "Il circolo era pieno di gente, segno che il torneo ha riscosso grande successo - aggiunge Mauro Landoni, imprenditore, tra i pionieri del padel in Lombardia, che ha giocato in coppia con Serginho (il "Concorde" brasiliano che faceva volare il Milan, oggi 50enne, vive in Italia) -. I più acclamati? Le coppie Ganz-Ferri e Cabrini-Paganin. Ma anche quella composta da Beppe Bergomi e la moglie Daniela Fontana: insieme hanno dato vita a un equilibratissimo doppio misto con Beppe Baresi e Barbara Facchetti". Tra gli spettatori da segnalare la presenza di Francesca Piccinini, la regina del volley italiano. Il torneo è stato presentato da Mino Taveri, Davide Paniate e Astrid Ericsson.

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