Stefano Capasso, passione padel: "È nata durante la pandemia"

Il racconto dell'approccio con questo sporto del Dj Produttore di ambito internazionale, scelto come DJ ufficiale UEFA per gli EURO2020
Stefano Capasso, passione padel: "È nata durante la pandemia"

Una carriera musicale di tutto rispetto quella di Stefano Capasso: Dj Produttore di ambito internazionale, scelto come DJ ufficiale UEFA per gli EURO2020, Dj del Party Ufficiale del “Grande Fratello”, Resident di Ibiza Live Radio (Spagna) e Soulside Radio (Francia), esibizioni in eventi nazionali ed internazionali tra i più importanti al mondo quali ADE – Amsterdam, WMC – (Winter Music Festival) Miami, Marrakech, Ibiza, Montecarlo, Nizza, St.Moritz, Lugano, Rodi, Parigi, Kristiansand, Lubiana, Oradea, Düsseldorf.

I suoi set sono diventati esclusivi per la qualità dei diversi generi musicali ai quali si ispira. Negli anni ha diviso la console con Frankie Knuckles, David Morales, Jamie Lewis, Carl Craig e Martin Solveig. Tra i suoi successi: “Love Luxury, Charade e Rain & Shine” che sono entrati a far parte della prestigiosa compilation di Café del Mar (Ibiza) sotto lo pseudonimo “Duo Mecanico” e usciti anche su: “Guia de Ibiza Y Formentera, Las Palmas, Moraira, Lanzarote, Estepona, De Luxe Porto Cervo – Costa Smeralda Vol. 1-2-3. Produce anche per Purple Music: “Cadillac Car” remixata da Jamie Lewis e “Movin On” entrata nella Top 10 di Traxsource, selezionando anche la compilation: There is Soul in My House by Stefano Capasso.

Stefano, come hai conosciuto il padel?

"Si può quasi dire che in Italia sia il Padel ad aver conosciuto me. (ride, ndr) Scherzi a parte, la mia avventura con il Padel iniziò negli anni 2000 quando diventai dj, animatore e direttore artistico dello Young Village presso gli Internazionali d’Italia, dove ci fu la prima presentazione ufficiale di questo nuovo sport. Anche se avendo origini messicane e diffondendosi in America Latina, da estimatore del campione di tennis argentino Guillermo Vilas, avevo già sentito parlarne in quanto seguivo l’evoluzione del mondo tennistico".

Perché hai frequentato il corso da istruttore di Padel?

"È stata la mia grande passione per il tennis che mi ha portato a classificarmi in giovane età (giocavo 3-4 ore al giorno), ed essendo il padel uno sport estremamente affine, mi sono trovato in pandemia a trovare la passione verso quest’ultimo, essendo anche uno dei pochi sport concessi durante il lockdown perché privo di contatto con l’avversario. Tra l’altro la mia carriera agonistica passata, mi ha avvantaggiato nel conseguire il diploma di istruttore, frequentando il corso MSP ho trovato docenti veramente qualificati, professionali e attenti ad ogni dettaglio".

Quali sono i tuoi prossimi progetti nel Padel?

"Il mio progetto trova ispirazione nell’organizzazione sportiva spagnola, puntando quindi alla crescita dell’atleta partendo in giovane età. Individuare ragazzi con particolare predisposizione verso il Padel per poi avviarli ad una carriera agonistica. Camping e stage con lezioni affiancate da professionisti del settore sono alla base della mia idea, inoltre impostare le lezioni non solo sul campo ma dedicare una prima parte del tempo al riscaldamento dinamico, dando spazio ad esercizi di stretching e di mobilità che evitano il rischio di infortuni durante la partita. Particolare attenzione dedicherei anche all’approccio psicologico (la Biles nella ginnastica ci ha mostrato quanto sia fondamentale dedicarsi anche allo stato di salute mentale di un atleta). La figura dell’istruttore deve essere pertanto una figura di riferimento non solo per il club, ma anche per tutti gli allievi".

Esiste un legame tra Padel e musica?

"Riallacciandomi a quanto detto su, penso che per me il legame tra Padel e Musica sia molto stretto, in quanto sono stato il primo a dare una presentazione di stampo americano alle partite di tennis. Durante gli Internazionali d’Italia (quasi 20 anni fa) ho introdotto il dj set nei cambi campo durante le partite, con presentazione stile MC per gli atleti che si sfidavano; così facendo, devo dire, davo ai tennisti una carica notevole (Nadal, Federer, Djokovic). Come nei 10 anni con il format “RDS UN CAMPIONE PER AMICO” con Adriano Panatta, Yuri Chechi, Bruno Conti e Andrea Lucchetta, un grande evento itinerante dedicato ai bambini delle scuole elementari, dove montavamo nelle piazze storiche italiane i campi delle 4 discipline sportive (tennis, ginnastica, calcio, pallavolo) per far approcciare i bambini allo sport sostenuti da grandi campioni ma soprattutto dalla mia musica e animazione. La mia idea è quindi di ricreare un ambiente analogo nel padel, forte della mia esperienza passata, con la grande collaborazione dell’MSP Italia".

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