Samuele Papi: "Il padel è comunità"

L'ex pallavolista: "Non è solo una moda e crea nuove amicizie"

È tornato in Italia dopo la sua quinta Olimpiade, quattro da atleta e l’ultima da dirigente. Samuele Papi ha fatto parte della spedizione azzurra della Nazionale maschile di pallavolo come dirigente accompagnatore, dopo aver collezionato due argenti e due bronzi ai Giochi Olimpici di Atlanta 1996, Sydney 2000, Atene 2004 e Londra 2012. Terminata la splendida carriera da giocatore, Samuele Papi ha cercato nuovi stimoli extra campo per restare in movimento e divertirsi. E ha trovato entrambe le cose nel padel, sport che ora pratica assiduamente nella sua città, Treviso: "Gioco a padel da un anno circa - le parole dell’ex campione azzurro - ed è diventato un appuntamento fisso per me, gioco almeno due o tre volte a settimana". Il padel ha preso molto nel trevigiano, sono nate tante strutture e i campi sono sempre pieni: "Quello che mi è piaciuto del padel è il fatto di essere un gioco molto divertente e intuitivo dall’inizio - continua Samuele -. Quando ho smesso con la pallavolo, prima ho provato con il tennis, poi per caso ho giocato a padel e sin da subito mi sono trovato bene e divertito. Per capire alcune situazioni di gioco, colpi e determinati movimenti ho preso lezioni con un Maestro, che mi ha aiutato tanto sulle posizioni da tenere e soprattutto sull’uso della sponda".

Samuele Papi e la passione per il padel

Samuele Papi, da grande sportivo come dimostra la sua carriera, non ha dubbi sulla crescita di questa disciplina sportiva: "Il padel non è una moda, andrà avanti per parecchio tempo perché è uno sport molto intuitivo. Non è necessario essere campioni, ci si può divertire fin dalla prima volta. Vedo gente di tutte le età che giocano, molto entusiasmo e tanti sorrisi. Il valore aggiunto del padel è quello di essere una comunità, anche io sono iscritto alle chat dei Circoli che frequento dove si organizzano le partite. Si creano nuove amicizie e la socializzazione, soprattutto in questo periodo, è sicuramente un tratto distintivo di questo sport". Con la speranza che tutto questo possa servire per vedere il padel tra gli sport Olimpici nei prossimi anni. Magari a Los Angeles.

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