Oggi "spadelliamo" con Peppe Giuffrè

Dalla cucina al padel: la grande passione dello chef siciliano. "Il motore di ogni successo è il gusto inteso nel piacere"

Dalla padella per cucinare a quella per giocare a padel a volte il passo è breve. Lo sa bene lo chef Peppe Giuffrè, di Erice, che incontriamo a Favignana dentro un campo con una racchetta in mano. Personalità di spicco della cucina italiana, conosciuto a livello internazionale, si definisce una sorta di mecenate del Made in Sicily. Trapanese di origine ma palermitano di adozione, porta nel mondo i profumi della sua isola, e agli sportivi che giocano a padel suggerisce un suo piano alimentare per stare in forma.

Secondo te che gusto prova il giocatore di padel in campo?

"Il motore di ogni successo è sempre il gusto inteso nel piacere. Anche il padel nella sua 'padella' ha un gusto afrodisiaco che ha fatto e fa impazzire l’Italia. Basti vedere quanti campi, ovunque, hanno costruito e la gente chegioca a tutte le ore".

Come nasce la tua storia in cucina?

"Iniziai l’attività di ristoratore sin da giovanissimo. Mi sentivo vocato per i grandi eventi, da subito ho puntato a un segmento alto, avere lavorato in Rai mi aiutò a diventare popolare. È una strada che continuo a percorrere anche dopo 50 anni di amore per il mio lavoro".

Quali sono i ricordi più importantinella tua carriera?

"Ho servito 17 capi di Stato con la cassata siciliana, oltre a diversi Reali. Ho avuto l’onore di collaborare con i più grandi brand mondiali e personaggi famosi come Bocelli, il nutrizionista Giorgio Calabrese e la famosa dieta del Mediterraneo, ma il ricordo più bello che porto nel mio cuore è l’esperienza con il grande maestro Ennio Morricone insieme alla mia cara amica Valeria 'l’unica foto che ho veramente desiderato… il Maestro Premio nobel dell’Italia'".

Che ci fai a Favignana dentro un campo di padel?

"Sono in giro per lavoro. Questa isola è quasi casa mia, essendo di fronte Erice. Adesso mi ritrovo al Favignana Premium Resort, dove ci sono due campi di padel. Chissà, magari tra pochi anni avremo dei campioni nati qui... nel mio orto".

La tua cucina su cosa punta?

"Sulla tradizione. Voglio portare la Sicilia ovunque. Non si finisce mai di imparare, vado sempre alla ricerca di una cucina del benessere, salutare, con materie prime nuove".

Che consigli dai, dal punto di vista alimentare, agli sportivi del padel?

"Mi piace l'espressione 'piano alimentare'. Ovvero il desiderio di offrire a chi gioca a padel una 'palestra del gusto'. Esibire le eccellenze alimentari siciliane con cibo di altissima qualiTà. Il Mediterraneo a tavola è una buna scelta per vivere in salute, e poi in un’isola come Favignana cosa vuoi di più? Qua il mio orto è a disposizione dei grandi campioni a cui preparerei rigorosamente in padella verdurine e ortaggi. Per me è un vero piacere insaporire con erbe aromatiche la dieta di atleti che coi loro ritmi indiavolati raggiungono livelli pazzeschi".

Una tua ricetta estiva dedicata al padel?

"Una tradizionale granita al limone con uno schema direi che fa onore al padel 1-2-4 una parte di limone 2 parti di miele e 4 parti di acqua immancabile l'aroma questa volta e toccato al basilico a foglia larga finemente tritato sempre dal mio orto di Favignana vista tramonto".

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