MPF, l'iniziativa al femminile

Tra tornei in rosa e grande impegno nel sociale, parola alla fondatrice Patrizia Pedini

"È nato tutto come un gioco, adesso siamo cresciute e sta diventando quasi un lavoro...". È contenta Patrizia Pedini, bolognese di 48 anni, fondatrice - insieme all'amica Letizia Mazia - del Movimento Padel Femminile, ormai conosciuto semplicemente come Mpf. Tre lettere che fotografano nel migliore dei modi il boom del padel in gonnella. Uno sport che aggrega e diverte. "Abbiamo deciso di fondare un movimento tutto nostro e nel giro di poco tempo, abbiamo già raccolto 200 adesioni a Bologna e dintorni, e richieste da tutta Italia. L'obiettivo era quello di creare un'associazione che favorisse la partecipazione femminile, creando gruppi e organizzando tornei in rosa a livello amatoriale visto che fino a poco tempo fa scarseggiavano". Il movimento oggi è in forte crescita con risvolti che vanno oltre lo sport e riguardano tematiche sociali e di salute. Basti pensare a "Padel for the cure", manifestazione ideata in sinergia con il Mpf che vuole sostenere le donne che affrontano il tumore al seno. Si partirà da Bologna col primo torneo fissato per il 12 e 13 giugno al Country club Villanova di Castenaso in partnership con la filiale italiana di Komen, per poi spostarsi a Riccione il 10 luglio. Obiettivi nobili. I fondi raccolti saranno devoluti a "Donne al Centro", il nuovo spazio per chi lotta contro il tumore al seno all’interno dell’ospedale Bellaria di Bologna. Previste altre attività collaterali legate al benessere delle donne, dallo yoga al pilates ai massaggi sportivi, con la presenza di nutrizionisti. "Quando iniziammo a giocare a padel nella nostra Bologna, circa 4 anni fa, questo sport era sconosciuto in città. Poi lentamente ha preso campo e abbiamo capito che c'era bisogno di una vera organizzazione con tornei che coinvolgessero le donne - dice Patrizia Pedini -. Tutto è iniziato per gioco, ora ci contattano da tutta Italia e la gestione del movimento ci occupa tutta la giornata. Nel nostro gruppo ci sono molte mamme innamorate di questo sport. Donne combattive che in campo danno tutto, ritagliandosi quell'ora e mezza di sano divertimento. Da noi c'è gente che prima d'ora non aveva mai fatto sport, poi ha scoperto il padel e adesso gioca 5 volte a settimana. Gestiamo tutto via chat con suddivisione per livelli. E siccome è uno sport molto conviviale, organizziamo anche degli aperitivi dopo le partite per tenere il gruppo unito. Siamo tutte donne dai 30 ai 60 anni, prenotiamo i campi dando così modo di far giocare tutte. Ci divertiamo e crediamo molto nella beneficenza. A settembre ci sarà un’evento programmato su Roma".

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