Uno così (specifichiamo: eclettico) l'Italia del nuoto non l'ha mai avuto. Thomas Ceccon da Thiene è la ciliegina sulla torta del movimento azzurro, ricco di campioni che però difficilmente spaziano, in pieno stile americano, su più discipline e tante gare. Ecco, lui lo fa. E lo fa da vincente, come nel suo DNA. Il trionfo di ieri sui 100 misti, ipotizzabile alla vigilia perché tra batterie e semifinali, pur non toccando mai primo, aveva "scherzato" in acqua, gestendosi al meglio in vista dell'ultimo atto, lo porta al livello del Paltrinieri 2022 in quanto capace di vincere ori sia ai Mondiali di Budapest, sia agli Europei di Roma e ancora adesso nella rassegna iridata in vasca da 25 metri, in corso a Melbourne. Con una differenza: vero che Greg ha spaziato tra 800, 1500sl, 5&10km e staffetta in acque libere, ma sempre a stile libero.
Ceccon, nuotatore completo
Thomas è andato oltre: ha vinto i 100 dorso a Europei e Mondiali in lunga, i 50 farfalla a Roma 2022 e appunto i 100 misti, gara che per ovvie ragioni si può disputare solo in vasca 25 metri, in Australia. In più ha dato il suo contributo eccellente nella 4x50sl d'argento e 4x100 sl d'oro, finendo anche 5° nella gara più prestigiosa a livello individuale. No, signori, uno così in Italia non si era mai visto. L'importante, ora, sarà non "morire nella bellezza", come si diceva del calcio jugoslavo fino alla Coppa dei Campioni vinta dalla Stella Rossa nel 1991, ma fare di cotanto splendore la base per programmare al meglio Parigi 2024, visto che alcune delle gare citate non sono - ahinoi - inserite nel programma a cinque cerchi. E non lo saranno nemmeno fra due anni.