L’ultimo atto di Minisini: un artista rivoluzionario

A suon di successi, Giorgio ha promosso in tutto il mondo la presenza maschile nella specialità del nuoto artistico
L’ultimo atto di Minisini: un artista rivoluzionario© AG ALDO LIVERANI SAS

Il momento di dire basta. Titoli di coda per Giorgio Minisini, il Golden Boy del nuoto artistico. A 28 anni l'annuncio dell'addio all'attività agonistica. Formato dalla madre Susanna De Angelis (tecnico ed ex atleta) e da papà Roberto (giudice internazionale, scomparso il 28 agosto del 2022), Giorgio aveva mostrato i primi segnali di vitalità negli Assoluti del 2009, quando aveva 13 anni, e da quel momento un'ascesa irrefrenabile, guidato dalla passione per questa specialità e dalla voglia di abbattere i muri del pregiudizio. Ispirato dallo statunitense Bill May, il pioniere della presenza maschile della danza in vasca, Minisini ha saputo scrivere pagine di storia importanti, condividendo i suoi successi mondiali ed europei con diverse partner nel duo mixed, ovvero Mariangela Perrupato, Manila Flamini e Lucrezia Ruggiero con cui ha ottenuto i risultati più importanti, fino a chiudere con la giovane Susanna Pedotti.

La bacheca di Minisini

Una bacheca fatta di 4 ori mondiali, 4 argenti e 2 bronzi e di 4 ori europei, 5 argenti e un bronzo. Storico l'oro iridato del 2017 a Budapest, davanti proprio a May, e con Flamini a rappresentare l'esercizio "Un urlo di Lampedusa". Una scelta di grande impatto emotivo, per raccontare in 2'40" di routine il dramma e la speranza dell'immigrazione, con il sogno della libertà e di una vita normale. Una libertà che è sempre stata anche la più grande ambizione per Minisini, cioè competere nel nuoto artistico senza i sorrisi di scherno della collettività. Ne ha parlato nel suo primo libro “Il Maschio”: "Spero che la mia esperienza possa essere d’aiuto, a qualcuno che l’ha smarrita, a ritrovare la strada. O ancora meglio a non perdersi". Un addio che non è legato all'esclusione dalla squadra per le Olimpiadi di Parigi: "Non sono stato bene in questi ultimi anni. Non è una novità. La ragione del mio malessere sta quasi tutta in questo sport. Ho iniziato a nuotare perché farlo mi faceva sentire vivo: era una cosa divertente".

"Questo sport è un'ossessione"

"È diventata una missione e senza accorgermene, stagione dopo stagione, si è trasformata in ossessione. Sono anni che non provo più soddisfazione nel fare questo sport, ma non potevo rinunciare alla mia ossessione, nemmeno a costo del mio stesso benessere: ho preferito starci male piuttosto che darmi per vinto. Ma ora non più. Non voglio più barattare il mio benessere. Mi sono fatto tanto male per questo sport e adesso semplicemente non sono più disposto a farlo. Se avessi fatto l'Olimpiade magari non mi sarei fatto certe domande e sarei arrivato a questo stesso punto chissà quando e soffrendoci di più". E sulla scelta del Direttore Tecnico, Patrizia Giallombardo, ha sottolineato: "Mi rendo conto quanto sia stato difficile per lei, perché si prende tutta la responsabilità. Lei mi è stata tanto vicino come persona, mentre come atleta mi ha dato quello di cui avevo bisogno. Ci tengo che lei sappia che ha la mia vicinanza".

"Ho pronto qualcosa di particolare"

Nell’eventualità di un ampliamento agli uomini a livello di doppio e di singolo per Los Angeles 2028, la risposta è stata la seguente: "Orgoglioso di aver messo anch’io un piccolo mattoncino. Se ciò accadesse tiferò per chi ci sarà. Non dovevo essere per forza io il primo italiano ai Giochi; sarò felice per chi lo sarà". Dal 18 al 21 luglio nei campionati italiani al Foro Italico ci sarà quindi l’ultimo atto della carriera del Golden Boy: "Ho preparato qualcosa di particolare. Posso dirvi che sarà un esercizio di rottura rispetto a ciò che ho fatto finora e che sarà molto divertente. Nuoterò unicamente nel singolo". Un’uscita di scena in grande stile, con il presidente Barelli pronto ad accoglierlo: "Gli faccio un in bocca al lupo, la FIN sta con lui, qualunque sostegno possa poter dare al mondo che ha sempre amato c’è disponibilità a collaborare". Sipario.

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