Sale l'asticella ai Mondiali di nuoto e l'Europa incassa il colpo. La rassegna iridata coreana ha già emesso il primo verdetto: è cresciuta la competitività in tutti i settori rispetto all'edizione del 2017 e il messaggio è molto chiaro in vista dei Giochi di Tokyo 2020. La crescita del Giappone era inevitabile, ma nei tuffi non è ancora arrivata una medaglia individuale per l'Europa. Sul podio Corea, Cina, Messico, Malesia, Stati Uniti e Canada. Il mondo quindi ha fatto passi enormi e le nazioni europee sono in affanno. L'Italia risponde con la solidità del Settebello e del Setterosa, paga il ricambio generazionale nei tuffi ma può guardare al futuro con Chiara Pellacani. Nel nuoto cresce la possibilità di andare a medaglia ma il gradino più alto si allontana.