Italia, fortissimamente Italia. S’illumina d’azzurro vivo la Fiera di Rimini. Gli Europei 2024 di artistica femminile sono affare nostro. La nazionale azzurra sale a 7 medaglie dopo la ricca messe di podi di ieri nelle finali di specialità. Tre ori nello stresso giorno con Manila Esposito alla trave (prima italiana della storia) e al corpo libero e Alice D’Amato alla parallele asimmetriche: da stropicciarsi gli occhi non per lo stupore ma per spalancarli meglio per la gioia e la meraviglia. E, poi, per sentirci completamente sazi, anche l’argento di Elisa Iorio alle parallele e il bronzo di Angela Andreoli al corpo libero.
La star di Rimini
La Esposito è la star di Rimini. Dopo l’oro nell’all-around della prima giornata ha fatto doppietta nelle prove per attrezzo: nemmeno Vanessa Ferrari si era spinta così in alto in una singola manifestazione (anche se a Rimini mancano Russia e Bielorussia). La campana non ha avuto rivali alla trave, il suo esercizio prediletto: una performance che è stata la sinossi della bellezza che sa trasmettere la ginnastica (precisione, pulizia, difficoltà, stile). Il 14.400 l’ha resa inavvicinabile per le avversarie: l’argento della romena Manneca-Voinea è rimasto lontano a 14.166. La 17enne, allieva di Camilla Ugolini, si è poi ripetuta al quadrato: il doppio avvitamento e mezzo con salto teso in avanti e il doppio carpiato stoppato in uscita sono stati un mix di eleganza e fisicità. Impossibile starle dietro. Manila, con 13.833, si è messa alle spalle ancora la Maneca-Voinea (13.700) e la bravissima Andreoli (13.666). «Ho dato il massimo ma non mi aspettavo di vincere così tanto - spiega l’atleta delle Fiamme Oro - . Queste medaglie mi servono per acquisire sempre più sicurezza. Mi emoziona il paragone con Vanessa Ferrari. Per me lei è un idolo. La dedica? Alla mia famiglia. Mamma che mi portò la prima volta in palestra per farmi sfogare perché non stavo mai ferma e ai miei nonni».