Vuelta, il riscatto di Dunbar e il graffio di Roglic

Tappa ricca di emozioni, ecco la svolta in classifica: lo sloveno rosicchia 37 secondi alla maglia rossa O’Connor. Oggi un altro arrivo in salita sulla stazione sciistica di Manzaneda

Sulle strade che portano a Santiago di Compostela, il cammino di O'Connor in questa Vuelta si fa più complicato. Il graffio di Roglic - che rosicchia 37" alla maglia rossa - conferma che la lotta per la vittoria finale è più aperta che mai e che il bello, in questa seconda settimana di gara, deve ancora venire. Sull'ultima salita - quella che «sarà difficile», la previsione alla vigilia dell'australiano - la Red Bull Bora-hansgrohe dello sloveno si dispone in formazione d'attacco e non lascia scampo alla resistenza della maglia rossa. Roglic scappa con un (ancora) ottimo Mas e taglia il traguardo di Padron insieme a Skjelmose, Rodriguez, Gaudu e Landa, a 3'31" dall'irlandese Eddie Dunbar bravissimo nell'anticipare con un attacco da finisseur la volata di gruppo tra i (tanti) fuggitivi. Prima vittoria in un Grande Giro per il quasi 28enne della Jayco-Alula (che perde però Chris Harper): domenica sarà il suo compleanno, ma il regalo lo ha scartato in anticipo. «Dalla Vuelta dello scorso anno sono caduto almeno 7-8 volte. È stato difficile ripartire fisicamente ma soprattutto mentalmente, ho temuto più volte di non avere un futuro in questo sport a causa di tutti questi infortuni. Ho pensato spesso che mancasse poco a chiudere la mia carriera, ma il supporto che ho sentito accanto a me è stato incredibile. C'è voluto un sacco di tempo, ma la giornata di oggi significa davvero tanto per me» il commovente messaggio di Dunbar a fine tappa.

Vuelta, Roglic per il poker

Gli italiano alla Vuelta

Due gli italiani in top 10, nella giornata macchiata in ottica tricolore dal ritiro (anche) di Lorenzo Rota: Filippo Zana - compagno di squadra di Dunbar - fa festa anche con il sesto posto, Gianmarco Garofoli chiude in nona posizione.
«Ho avuto giornate migliori - spiega invece la maglia rossa O'Connor -. È stato un finale incisivo in cui altri sono stati molto forti. I prossimi giorni saranno più adatti a me, ma d'altronde la Vuelta è così: un giorno buono, uno meno buono». Adesso Roglic insegue O'Connor a 3'16", mentre Mas scende sotto i 4' di ritardo dalla maglia rossa. Se i l ritorno dello sloveno era atteso, la risalita continua del capitano della Movistar è una notizia di non poco conto soprattutto in ottica podio finale. «La collaborazione con Primoz? Sarà così per quasi tutta la Vuelta perché abbiamo già perso molto tempo» scherza Mas, capace di scalzare Carapaz dal terzo posto in generale: l'ecuadoriano, tra l'altro, è caduto in una circostanza che ha portato al "cartellino giallo" della giuria per Bouchard, Lafay e Armirail, tutti compagni di squadra di O'Connor. Oggi lo spazio per attaccare, ancora una volta, non mancherà: dodicesima frazione della corsa con l'arrivo in salita alla stazione sciistica di Manzaneda. Tappa relativamente breve (di 137,5 km) ma senza un attimo di pausa, tra saliscendi continui (3.000 metri di dislivello) e il Gpm conclusivo di prima categoria posto al termine di una salita di oltre 15 km, con una media del 4,7% di pendenza e con picchi del 12% nella parte finale.

ORDINE D'ARRIVO (Campus Tecnologico Cortizo Padron-Campus Tecnologico Cortizo Padron, 166,5 km) 1. Dunbar (Irl) in 3h44'52" (media di 44,426km/h); 2. Hermans (Bel) a 2"; 3. Poole (Gbr) st; 4. Narvaez (Ecu) a 4"; 5. Berrade (Spa) st; 6. Zana st; 9. Garofoli st; 35. Roglic (Slo) a 3'31"; 42. O'Connor (Aus) a 4'08"

CLASSIFICA GENERALE: 1. O'Connor (Aus) in 43h54'54"; 2. Roglic (Slo) a 3'16"; 3. Mas (Spa) a 3'58"; 4. Carapaz (Ecu) a 4'10"; 5. Landa (Spa) a 4'40"; 6. Ca. Rodriguez (Spa) a 5'23"; 20. Fortunato a 12'40"

OGGI: 12ª tappa, Ourense Termal-Estacion De Montana De Manzaneda (137,5km). Diretta tv su Eurosport 1 dalle 14.30

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