Bittner: uno sprint proiettato nel futuro

Il belga parte presto e paga l’errore: «Tradito da un’ombra, la linea del traguardo mi sembrava più vicina». Roglic controlla e resta al comando
Bittner: uno sprint  proiettato nel futuro© EPA

Il photofinish premia Pavel Bittner, giovane potenza della Repubblica Ceca. Bittner nella Fuente del Maestre-Siviglia (177 km), 5ª tappa della Vuelta a Espana, ha splendidamente finalizzato il lavoro dei gregari griffati DSM-Firmenich. Nello sprint a ranghi compatti Bittner ha preceduto Wout Van Aert, Kaden Groves e tutti i più veloci. Quella di Siviglia è stata la classica tappa di trasferimento e nella fornace dell’Andalusia i più combattivi sono stati gli spagnoli Ibon Ruiz e Tzomin Juaristi, in fuga dal 1º chilometro. Nel caldo terribile hanno acquisito 5’30” di vantaggio e il gruppo li ha ripresi a 38 km dall’arrivo. Una caduta quando ne mancavano 10 ha costretto al ritiro Alberto Rui Costa, iridato a Firenze 2013. Il colpo di reni (detto “jump”) è un’arte che si affina praticando pista, mentre il fortissimo Wout Van Aert nelle categorie giovanili ha dato il meglio nel ciclocross. Forse per questo motivo ieri non ha centrato il 2º successo di tappa in questa edizione della Vuelta. La Visma-Lease a Bike ha pilotato Wout, bravo a superare Kaden Groves, diretto rivale nella classifica a punti. Ma Bittner ha impostato lo sprint impeccabilmente, rimanendo in scia a Van Aert fino a 70 metri dall’arrivo e poi superandolo sulla destra. Il colpo di reni di Bittner è stato perfetto, Van Aert invece l’ha anticipato troppo. «La linea d’arrivo – ha rivelato il belga – mi era sembrata più vicina, un’ombra mi ha tradito».

L'uomo del futuro

Van Aert ha dato il colpo di reni 2 volte. Dopo il primo jump la bici gli si è alzata e ha perso velocità. Per 12 centimetri ha prevalso Bittner; Wout ha comunque consolidato il primato nella graduatoria a punti. La DSM-Firmenich ha in organico l’uomo del futuro: Bittner è nato il 29 ottobre 2002. Pavel è reduce dalla Vuelta a Burgos in cui ha ottenuto 2 vittorie di tappa e a Siviglia ha siglato la 1ª in un Grande Giro. Lo sloveno Primoz Roglic ha serenamente vissuto la sua 1ª giornata da leader in classifica generale. Oggi il portoghese Almeida, che è 2° in classifica a 8”, l’iberico Enric Mas e gli altri passisti scalatori cercheranno di strappare la maglia rossa al capitano della Red Bull-Bora. Nei 185,5 km della Jerez de la Frontera – Yunquera vanno scalati 4 colli, compreso quello dell’arrivo (quota 728) ad Alto de Abejas. Sono salite superabili con lunghi rapporti per la gioia di Roglic. Magari anche di Antonio Tiberi che è 4° in classifica, a 38” dallo sloveno, e forse non si accontenta della maglia bianca da leader dei giovani che detiene.

La chance di Zana

Ieri nello sprint finale si è messo in evidenza il giovane marchigiano Gianmarco Garofoli, 9° classificato. Oltre a Tiberi, intenzionato a difendere la maglia bianca dall’assalto di Van Eetvelt (staccato di 3”), oggi vuole mettersi in evidenza anche il vicentino Filippo Zana. L’alfiere Jayco-AlUla nella classifica scalatori è 2° con 11 punti contro i 16 di Sylvain Moniquet. Zana vorrebbe indossare almeno per qualche giorno la maglia bianca con pois blu da re dei grimpeurs. Ieri è iniziato il Giro di Germania: il primo leader è Jonathan Milan (Lidl-Trek) vincitore del cronoprologo (2,900 km) a Schweinfurt. Milan a 53, 265 di media ha preceduto di 1” il coequipier Mads Pedersen, 3° a 2” Maikel Zijlaard, Filippo Ganna 14° a 7”. Oggi tappa Schweinfurt-Heilbronn (176 km).

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