Il sigillo di McNulty. Affini spera, ma è 5°

L’americano della Uae Emirates indossa la prima maglia rossa. L’azzurro è stato a lungo in testa
Il sigillo di McNulty. Affini spera, ma è 5°© / Agenzia Aldo Liverani

Dopo la passerella di Sepp Kuss a Madrid un anno fa, sono ancora le stelle e le strisce della bandiera statunitense a prendersi la scena nella prima tappa della 79ª edizione della Vuelta partita dal Portogallo con la crono di Lisbona. Il 26enne di Phoenix Brandon McNulty dell'Uae Emirates si aggiudica la prima maglia rossa in palio, sbaragliando la concorrenza sul filo dei secondi nel tramonto lusitano. Due secondi – appunto - e spiccioli di vantaggio sul ceco Mathias Vacek, poco meno di tre sul belga Wout Van Aert – ancora a caccia della vittoria a 174 giorni dall'ultimo successo alla Kuurne-Bruxelles-Kuurne -, sette per precedere lo svizzero Stefan Kung e l'azzurro Edoardo Affini. "Qualcosa di pazzesco" il sorriso incredulo dell'americano. Grazie a McNulty – alla quattordicesima vittoria da pro e alla seconda in un Grande Giro dopo l'exploit di Bergamo al Giro 2023 – il dream team emiratino continua la propria striscia di dominio nelle corse di tre settimane dopo lo strapotere di Tadej Pogacar tra Giro e Tour de France.

Affini e il pensiero ricorrente della vittoria

Ha occupato per un bel po' l'hot seat di leader provvisorio Edoardo Affini, 28enne mantovano della Visma-Lease a Bike. Lo attendono tre settimane di lavoro intenso per capitan Kuss, ma l'occasione della prova contro il tempo di Lisbona – liscia come l'olio, perfetta per gli specialisti - era troppo ghiotta per non provarci. Dopo tre secondi posti di frazione al Giro d'Italia in carriera, la piazza d'onore alle spalle di Pippo Ganna ai campionati nazionali contro il tempo a Grosseto (con tanto di beffa per la mancata convocazione olimpica per la crono insieme Ganna, toccata a Bettiol per questioni regolamentari) e la recente seconda posizione dietro Jay Vine nella sfida contro il tempo alla Vuelta a Burgos il pensiero della vittoria sta iniziando a diventare un pensiero ricorrente per l'azzurro, silenzioso e affidabile per il team olandese e i suoi capitani.

Prossima occasione a cronometro, l'ultima frazione di Madrid. Il migliore tra i grandi favoriti della vigilia alla vittoria finale è stato Primoz Roglic. Lo sloveno della Red Bull Bora-hansgrohe ha chiuso all'ottavo posto, a poco più di 16 secondi da McNulty. Alle sue spalle il portoghese Almeida – compagno di squadra di McNulty – a due secondi, il tedesco Lipowitz a quattro, il danese Skjelmose a cinque, l'azzurro Antonio Tiberi a dieci secondi. Oggi – ancora integralmente in territorio portoghese -, la prima frazione in linea. Da Cascais a Ourem, 194 chilometri e una prima occasione per i velocisti nonostante un Gpm (di quarta categoria) a 20 km dal traguardo. L'australiano Kaden Groves è lo sprinter con i numeri migliori in stagione tra quelli al via, molto dipenderà anche dalla partecipazione o meno alla volata di Wout Van Aert: con il belga a caccia di successi dopo il primo tentativo a cronometro, diventerebbe lui l'uomo da battere.

Ordine d'arrivo

(cronometro individuale Lisbona-Oeiras, 12 km) - 1. McNulty (Usa) in 12'35”28 (media di 57,219 km/h); 2. Vacek (Cze) a 2”17; 3. Van Aert (Bel) a 2”80; 4. Kung (Sui) a 6”57; 5. Affini a 7”92. Oggi 2ª tappa, Cascais-Ourem di 194km. Diretta tv su Eurosport 1 dalle 14.30

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