Le Alpi e poi la crono: Tour de France, fuori la verità

Oggi la carovana arriva a 2800 metri e affronta il Col de Vars. Buon successo di Campenaerts che regola il gruppo dei fuggitivi
Le Alpi e poi la crono: Tour de France, fuori la verità© EPA

Quando in gruppo spuntano le M&M's, i confetti colorati di cioccolato e arachidi, capisci che stavolta si può davvero tirare il fiato. Il belga Stuyven ha quasi voluto ringraziare così i compagni d'avventura per una giornata finalmente senza l'elettricità e la tensione che la lotta per la maglia gialla comporta, mentre qualche chilometro più avanti la fuga si contendeva sulla strada di Barcelonnette la vittoria di tappa. A far festa sono stati la Lotto-dstny, e il quasi 33enne belga Victor Campenaertsfuturo innesto della Visma di Vingegaard che dopo il traguardo ha videochiamato la compagna Nel e il neonato Gustaaf prima di lasciarsi andare in un'intervista a cuore aperto. Ma l'importante, per Stuyven e soci, sarà non abituarsi.

Rincorsa al trionfo per Pogacar

Il Tour de France arriva al weekend conclusivo puntando Nizza e scegliendo la strada più impervia. Nel cuore delle Alpi Occidentali, il gruppo oggi arriverà sulla Cime de la Bonette che supera i 2800 metri di altitudine e rappresenta il punto più elevato di tutta la Grande Boucle. Prima, il Col de Vars. Poi, l'arrivo a Isola 2000. Dei 144,6 chilometri complessivi della frazione odierna ben 58,1 saranno percorsi dal gruppo in salita con pendenze medie in crescendo di Gpm in Gpm (due hors categorie, uno di prima): 5,6% il Vars, 6,8% la Bonette, 7,1% la salita finale verso la stazione sciistica delle Alpi Marittime dove Tadej Pogacar ha stabilito il suo quartier generale dopo il Giro d'Italia dominato dalla seconda (colpa di Narvaez a Torino) all'ultima tappa. Ascese che la maglia gialla conosce come le sue tasche e che possono permettergli di sigillare il tris di trionfi francesi ancor prima dell'insidiosa crono finale di Nizza. E pure per rimettere al proprio posto spifferi e gossip che si sono moltiplicati man mano che il suo vantaggio su Vingegaard aumentava.

Pogacar in vantaggio su Vingegaard, ma occhio ad Evenepoel

Su X un utente dal nick “Mou” sta svelando da giorni dettagli sui suoi allenamenti e sui rapporti interni in casa Uae. «Alcune cose sono vere, molte altre no» ha detto quasi divertito lo sloveno. E poi un'inchiesta del sito specializzato Escape Collective sul presunto uso del “rebreather” a monossido di carbonio che può essere usato per ottenere i vantaggi tipici del lavoro in altura in termini di ossigenazione del sangue, smentito però dai team citati come Uae e Visma-Lease a Bike. «Se sarà come giocare in casa per me questo fine settimana? Non propriospiega Pogacar -, ho giusto il mio vantaggio di 3'11” su Vingegaard. Partirò sulla difensiva, strada facendo capirò se avrò margine per attaccare. So però che può essere una buona occasione anche per Jonas». «Ci aspettano tre giorni molto difficilianalizza Merijn Zeeman, ds Visma -. Sarà estenuante». «Non so cosa aspettarmi se non un qualcosa di spettacolare» rilancia Remco Evenepoel, apparso più che a suo agio al primo Tour in carriera. E se fosse lui a rompere gli indugi nel tentativo di superare Vingegaard per il secondo gradino del podio? Per alcuni potrebbe ancora tentare il colpaccio su Pogacar, complice la crono di domenica. L'appetito, a volte, vien salendo.

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