Tour de France, Pogacar regala uno show da padrone

Ottima strategia di squadra, Vingegaard prova a resistere ma è costretto ad arrendersi
Tour de France, Pogacar regala uno show da padrone© /Agenzia Aldo Liverani Sas

Chi lo riteneva in calo dopo la tappa di Le Lioran è servito: le possibilità che Tadej Pogacar quest’anno riesca a vincere Tour de France e Giro d’Italia sono nuovamente in aumento. Lo sloveno si è aggiudicato la Pau-Saint Lary Soulan Pla d’Adet, tappa numero 14 del Tour de France con grande show solitario negli ultimi 4500 metri. La maglia gialla ha varcato l’arrivo con 39” sul grande rivale Jonas Vingegaard, 3° Remco Evenepoel a 1’10”. Un Pogacar fantastico per stile ed efficacia. Al Tour ogni tappa è una classica e verso il 50° chilometro è nata una fuga corposa. I fuggitivi più tenaci, ovvero Healy, Kwiatkowski, Van Der Poel, Meintjes, Lazkano e Gaudu hanno resistito al comando dopo le scalate a Tourmalet (hors categorie) e Hourquette d’Arcizan (“seconda”).

Pogacar: "Da piccolo mi ispiravo a Cavendish"

All’ inizio del Pla d’Adet (hors categorie) Healy, Gaudu e Lazkano hanno accelerato. A 7 chilometri dall’arrivo dal gruppo dei migliori è uscito sparato Adam Yates. L’inglese della Uae Emirates ha agito da “delfino” pro-Pogacar. Infatti Tadej a 4500 metri dalla conclusione ha accelerato, riprendendo Yates e i primi fuggitivi di giornata, andando a vincere. La reazione di Vingegaard c’è stata, tuttavia senza la stessa potenza di mercoledì nella tappa di Le Lioran, quando ha ripreso e poi battuto in volata Tadej. Sul Pla d’Adet la maglia gialla ha evitato l’attacco sul primo tratto, assai ripido. Lo ha fatto nella seconda parte su pendenze lievi, adatte alla sparata di un passista-scalatore. Mandare in avanscoperta Adam Yates si è rivelata mossa arguta da parte dei boys Uae Emirates, con l’inglese che poteva rendersi utile a Tadej semplicemente tenendoselo per qualche tratto nella propria scia.

È stata una bella Uae Emirates nella prima giornata senza Juan Ayuso. "In realtà il piano di oggi era vincere la tappa allo sprint – ha dichiarato Pogacar – ma è andata meglio del previsto. Il mio attacco non era pianificato nel pre gara, come non era studiato lo scatto di Yates che ha costretto la Visma di Vingegaard a lavorare. I miei compagni di squadra sono stati magnifici, dedico a loro la vittoria. Ora voglio sfruttare le belle sensazioni che ho avuto qui al Pla d’Adet e l’energia in più che ti dà la maglia gialla". Nel tappone pirenaico Tadej ha firmato il 13° successo di tappa al Tour. "Non penso al record di tappe vinte al Tour, 35, stabilito da Cavendish. Da piccolo quando sognavo di vincerne almeno una al Tour cercavo d’ispirarmi proprio a Cavendish". Quella di Vingegaard al Pla d’Adet è tutt’altro che una disfatta anche perché 2° classificato di tappa. Alla Grande Boucle è normale una lieve flessione per chi, come Jonas, in primavera avanzata è rimasto un mese senza pedalare.

Ciccone: "La mia condizione cresce"

Nel giorno dell’onorevole sconfitta Vingegaard ha guadagnato una posizione in classifica generale: è 2°, ha superato Evenepoel, altro corridore che non deve arrossire essendo debuttante alla Grande Boucle. Al Pla d’Adet è arrivato 5° Giulio Ciccone: "La mia condizione cresce, ho fatto una bella progressione per acciuffare il piazzamento". Ora Giulio è 8° in classifica. Invece Alberto Bettiol si è ritirato e ciò non rallegrerà i ct azzurri Velo e Bennati che all’Olimpiade gli faranno disputare cronometro e gara in linea. Causa Covid ieri non è partito Tom Pidcock. Oggi 2° round sui Pirenei con la Loudenville-Plateau de Beille (197,7 km). Comprende i colli Peyresourde, Menté, Portet d’Aspet, Agnes e l’arrivo in cima al “Plateau”. Strade mitiche ma anche del dolore: nella Saint Girons-Cauterets del 18 luglio 1995 cadendo in discesa dal Portet d’Aspet perse la vita Fabio Casartelli.

Ordine d'arrivo

1. Pogacar km 152 in 4h01’51”media 37,685;

2. Vingegaard (Dan) a 39”;

3. Evenepoel (Bel) a 1’10”;

4. Rodriguez (Spa) a 1'192;

5. Ciccone a 1’23”;

6. Buitrago (Col);

7. A. Yates (Gbr);

8. Gall (Aut) a 1’26”;

9. Jorgenson (Usa) a 1’29”

Classifica

1. Pogacar;

2. Vingegaard a 1’57”;

3. Evenepoel a 2’22”;

4. Almeida (Por) a 6’01”;

5. Rodriguez a 6’09”;

6. Landa (Spa) a 7’17”;

7. A. Yates a 8’32”;

8. Ciccone a 9’09”;

9. D. Gee (Can) a 9’33”

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