Tour de France, gioia Girmay: "Europa e Africa, divario annullato"

La gioia del ciclista eritreo, eroe di un intero continente. È il primo atleta africano di colore che vince una tappa nella corsa francese
Tour de France, gioia Girmay: "Europa e Africa, divario annullato"© EPA

l Tour de France dei numeri primi. La prima vittoria di tappa di sempre di un corridore eritreo, Biniam Girmay della Intermarché-Wanty, prima maglia gialla ecuadoriana grazie a Richard Carapaz della EF Education-EasyPost. "È il mio momento, sono felice – ha commentato, commuovendosi, Girmay - . Il nostro piano gara era di puntare per questa volata su Gerben Thijssen, che è più velocista di me. Alla fine, invece, mi sono trovato in una buona posizione e ho sentito che potevo farcela, quindi ci ho provato".

Girmay: "Abbattuto divario tra Europa e Africa"

"È stato un arrivo pericoloso, sono passato vicino alla transenne, ho chiuso gli occhi e mi è andata bene. Ho avuto fiducia e coraggio. Questo successo significa molto per me, per la squadra che aspettava da tempo di aggiudicarsi una tappa, per l’Eritrea e per tutta l'Africa. Adesso facciamo davvero parte delle grandi competizioni. Il prossimo anno il mondiale si correrà nel nostro Continente. Il divario tra Europa e Africa è abbattuto. Non piango mai, ma dentro di me non ho parole".

Carapaz: "Maglia gialla una sorpresa"

"Conquistare la maglia gialla è stata una bella sorpresa - ha affermato Carapaz -. Prima del Tour sembrava un orizzonte lontano. Al Giro della Svizzera ero caduto e mi ero ritirato. Questa tappa di Torino rappresenta un'iniezione di fiducia. Stamattina, al briefing sul pullman con il team, avevamo fissato come obiettivo la maglia di leader. Sapevamo che sarebbe stata una volata nervosa, ma volevamo fare tutto il possibile per ottenere il massimo".

"I miei compagni hanno lavorato in modo fenomenale negli ultimi 25 km. Soprattutto Marijn Van der Berg, che è rimasto accanto a me. Obiettivi? Divertirmi e tenerla addosso il più a lungo possibile. Indossare la maglia gialla significa molto per il mio Paese e per la squadra. Ci sono pochissimi ciclisti ecuadoriani a livello d’élite e ogni risultato che otteniamo aiuta a sviluppare questo sport nel nostro Paese. A livello personale sono emozionatissimo".

"Negli ultimi anni ho trascorso parecchio tempo lontano da casa e dalla mia famiglia per compiere un altro passo in avanti nella carriera. È per i miei cariche vale la pena fare tutta questa fatica. Sono stati premiati i nostri sacrifici ed è quindi dedicata a loro questa straordinaria giornata al Tour".

Bettiol: "Ringrazio tutti gli italiani"

Il neo campione d’Italia, Alberto Bettiol ha analizzato il valore per la EF Education-EasyPost della leadership nella generale. "La maglia gialla vuol dire tanto per i nostri sponsor e i nostri partner e per ripagare l’impegno profuso dalla squadra. Non siamo abituati a certe vette come la UAE. Ci godiamo il risultato e abbiamo fiducia in Richard che non ci aspettavamo andasse così forte. Correre con la maglia tricolore è qualcosa di speciale e appagante. Sono ancora incredulo. Ringrazio tutti gli italiani che in questa partenza del Tour mi stanno regalando tantissimo affetto".

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