Tour de France, Ciccone pronto: "Ecco quando tireremo le somme"

A Firenze la presentazione del Tour che scatta domani. "Il mio approccio sarà di restare sempre con i migliori"
Tour de France, Ciccone pronto: "Ecco quando tireremo le somme"© EPA

Rosso passione su sfondo bianco, come una pagina di un libro ancora tutto da scrivere. La maglia a pois del Tour de France 2023, Giulio Ciccone, è pronto per una nuova avventura. In una Firenze travolta da un uragano giallo di passione con migliaia di persone presenti alla spettacolare presentazione delle squadre da Piazzale Michelangelo, l'abruzzese della Lidl-Trek torna al Tour per stupire tutti. Anche se stesso. Un'operazione chirurgica a inizio anno lo ha costretto a rivedere i suoi piani, modificando un calendario che puntava dritto al Giro. Rientrato in gruppo ad aprile al Giro di Romandia, Ciccone è tornato a testare la gamba al Delfinato, dove ha sfiorato più volte il successo di tappa. «La partenza del Tour dall'Italia è qualcosa di emozionante. Ogni esperienza alla Grande Boucle è fantastica, ma partire da Firenze sarà incredibile».

Correre “in casa” le prime tre tappe cambierà qualcosa del modo in cui correrà? «Ogni tappa del Tour è esigente, devi essere sempre motivato e al 100%. Qua conosco meglio alcune strade dove ho già corso, ma so che dovrò sempre dare il massimo».

Vincere due volte la maglia a pois sarebbe un grande traguardo. «Sarebbe spettacolare! L'obiettivo, per quanto mi riguarda, è andare a caccia di vittorie di tappa ma se dovesse presentarsi l'occasione... perchè no?».

E se la condizione fosse quella giusta per fare classifica? «La prima settimana di corsa voglio testarmi, capire la mia condizione. Dalle risposte che otterrò dal mio corpo capirò a cosa posso ambire davvero».

Il forfait del capitano designato, Tao Geogheghan Hart, cosa cambia per lei e per la squadra? «Adesso io e i miei compagni avremo più responsabilità. Per quanto mi riguarda non cambierà l'approccio in queste prime tappe: che sia per la classifica o per le vittorie di frazione, servirà stare davanti e sempre con i migliori. Diciamo che parto senza lo stress della classifica, poi dopo il Galibier (da scalare nella quarta tappa, ndr) tireremo le prime somme. La certezza è che voglio stare davanti, non voglio perdere tempo prezioso e che la squadra sarà con me».

Il 2024 è stato un anno un po' travagliato per lei. Cosa può renderlo, comunque, un anno speciale? «L'inizio di stagione non è stato dei migliori, ora ho recuperato la condizione giusta e al Delfinato si è visto. Il Tour può rendere questa stagione magari non memorabile, ma comunque da ricordare».

Non è la prima volte che si trova costretto a cambiare in corsa i suoi piani stagionali. Quanto è frustrante per un atleta? «Non è mai facile. Fortunatamente quest'anno mi sono dovuto operare all'alba della stagione, dunque è stato più facile cambiare i miei obiettivi. Poteva andare peggio. È chiaro che devi far scattare qualcosa in testa e la squadra è stata importante in questo senso. Adesso dopo il giusto periodo di allenamento mi sento pronto».

Chi è il favorito numero uno di questo Tour? «Pogacar è il chiaro favorito della corsa. Però il livello è altissimo e ci sarà una gran bagarre. Non mi sorprenderebbe se ci fossero attacchi o movimenti importanti già dalla prima tappa».

Lo sloveno, però, ha rivelato in conferenza stampa di avere contratto il Covid 10 giorni fa. A proposito: conquistare la prima maglia gialla con Mads Pedersen è qualcosa a cui state pensando in Lidl-Trek? «Mads è un campione, sarei felice di poterlo aiutare in questo obiettivo. È motivato e un punto di riferimento per tutti noi. È forte su ogni terreno, anche al Delfinato ha dimostrato di aver alzato il proprio livello in salita. Sarebbe splendido vederlo conquistare la maglia gialla a Rimini».

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