ll Monumento è Pogacar, che trionfo al Lombardia!

Lo sloveno esulta per la quarta volta di fila ed eguaglia il mito Coppi. Chiude il 2024 con Liegi, Giro, Tour e Mondiale: nessuno come lui
ll Monumento è Pogacar, che trionfo al Lombardia!© /Agenzia Aldo Liverani Sas

Sulla Colma di Sormano ha scavato il vuoto tra sé e il resto del Mondo. Tadej Pogacar è il magnifico trionfatore del Giro di Lombardia. Il suo ennesimo show solitario è iniziato a 48 chilometri dall’arrivo e il capitano della Uae Emirates ha evidenziato infallibilità. Tadej ha varcato l’arrivo con 3’16” di vantaggio su Remco Evenepoel, 3° a 4’31” Giulio Ciccone. Col 4° successo consecutivo al Lombardia lo sloveno eguaglia Alfredo Binda e si avvicina a Fausto Coppi, a quota 5. Tadej ha firmato un altro record: è il primo nella storia che vince in una sola stagione Giro d’Italia, Tour de France, Mondiale, Liegi-Bastogne-Liegi e Lombardia. L’unico rischio che può correre in futuro è di sentirsi con la “pancia troppo piena”. Il Lombardia 2024, da Bergamo a Como (255 km), si è snodato sulle Alpi Orobiche e poi nel Triangolo Lariano. Ventuno volonterosi si sono avvantaggiati nella Bergamasca, e tra questi anche gli eccellenti Mohoric, Daniel Martinez, 2° quest’anno al Giro d’Italia, Tiberi (che purtroppo ha ceduto, ritirandosi), Kelderman, Caruso, Dunbar, Meurisse, Tronchon, Vansevenant, Arensman, Lopez, Bernard, Muhlberger, Johannessen, Vansevenant, Rubio. Il loro vantaggio sul gruppo di Pogacar ha sfiorato i 5 minuti.

Le parole di Pogacar

Nel gruppo inseguitore facevano l’andatura solo Christen e Fisher-Black della Uae-Emirates, mentre Evenepoel, leader della Soudal-Quick Step, non ha preso vento in faccia. Christen e Fisher-Black hanno pilotato l’inseguimento per circa 100 chilometri. Poi Pogacar ha messo davanti a tirare Hirschi, Majka e Sivakov, atleti che in altri team farebbero i capitani. Il margine a favore degli attaccanti è diminuito tra i colli di Valbrona e Ghisallo. Sulla Colma di Sormano tra i battistrada c’è stato l’allungo di Meurisse. Ma dietro Pogacar ha cominciato a pigiare sull’acceleratore. Lo sloveno ha raggiunto e superato i fuggitivi, involandosi appunto a 48 km dall’arrivo. Dietro di lui si è formato un bel terzetto inseguitore: Mas, Van Eetvelt, Evenepoel. Ma sul San Fermo Pogi ha raddoppiato il vantaggio, mentre il nucleo di immediati inseguitori si è infoltito. Via Cavallotti è diventata una passerella trionfale per Tadej. Ha stradominato la Uae Emirates, team che guiderebbe la classifica stagionale UCI anche senza le 25 affermazioni di Pogacar. «Oggi mi sono davvero divertito – ha dichiarato “Pogi”, 26 anni - godendomi tutti i chilometri di corsa, soprattutto gli ultimi. La Uae Emirates ha svolto un lavoro super, pilotandomi perfettamente e sono contento che anche Sivakov sia riuscito a piazzarsi 6°, un bel risultato. L’attimo più esaltante l’ho vissuto sul San Fermo perché ho aumentato il vantaggio. Ho alzato la bici sul traguardo perché volevo una bella foto ricordo».

Pogacar: "Ora vado in vacanza"

Tadej ha concluso un anno intenso. «La mia mancata partecipazione alle Olimpiadi si è tramutata in vantaggio: ho ricaricato le pile. Ora vado in vacanza». Complimenti a Ciccone, è onore un salire sul podio accanto a 2 fenomeni: «Stavo bene – ha detto l’ alfiere Lidl Trek - e fin dai primi chilometri ho intuito che potevo fare una bella gara. Dopo tanta sfortuna il 3° posto mi ripaga dei sacrifici fatti, soprattutto quelli post caduta alla Vuelta a España». Evenepoel ha accettato con fair-play il risultato: «Tadej – dice il belga – ha attaccato sul tratto più ripido della Colma di Sormano: ho immediatamente capito che dovevo evitare il fuorigiri per inseguirlo e si è rivelata una scelta giusta. Grazie alla lucidità mantenuta ho distanziato gli altri inseguitori». In altri tempi Evenepoel avrebbe accettato con rabbia il secondo posto. «Il vincitore – fa notare Remco – mi ha inflitto 3 minuti di distacco. Però io ho concluso con grande margine sul terzo: significa che non ho commesso errori. Il risultato di questo Lombardia è in linea con quanto si è visto al Tour de France. Pogacar è fortissimo, però se c’è uno che in futuro può limitare il suo strapotere quello sono io».

ORDINE D’ARRIVO 1. Tadej Pogacar (Slo) km 255 media 41, 922 km/h; 2. Evenepoel (Bel) a 3’16”; 3. Ciccone a 4’31”; 4. Ion Izaguirre (Spa) a 4’34”; 5. Enric Mas (Spa); 6. Sivakov (Fra); 7. Van Eetvelt (Bel) ; 8. Powless (Usa) a 4’58”; 9. Gaudu (Fra); 10. Meurisse (Bel); 14. Pellizzari a 5’45”

BALSAMO SECONDA Lorena Wiebes ha vinto a Doetinchem, nella sua Olanda, la quinta tappa (140 km) del Simac Ladies Tour. Nello sprint decisivo ha battuto Elisa Balsamo, terza Nienke Veenhoven, quarta Letizia Paternoster. È sempre leader Franziska Koch

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