Larissa Iapichino e la 4x100 per salutare gli Europei di Roma

L’Italia punta a una chiusura col botto in un’edizione comunque già da record
Larissa Iapichino e la 4x100 per salutare gli Europei di Roma© LAPRESSE

Come scrivere il finale di un Europeo come questo? La sceneggiatura l’ha previsto con il botto, mettendo la staffetta 4x100 maschile come ultima gara in programma questa sera. L’Italia ha l’opportunità di chiudere così come ha aperto i campionati, con una medaglia d’oro: dalla marcia di Antonella Palmisano allo sprint è il passaggio di testimone di una Nazionale che tra strada, pista e pedane ha frantumato tutti i record.

Roma è servita a gettare le base per un futuro azzurro e un’ulteriore conferma si è avuta nelle batterie della staffetta 4x100, che hanno visto Lorenzo Simonelli nel ruolo di ultimo frazionista della squadra italiana. Il professor Filippo Di Mulo, responsabile della velocità azzurra, ha costruito un quartetto inedito (con Simonelli hanno corso Roberto Rigali, Matteo Melluzzo e Lorenzo Patta) per permettere a Marcell Jacobs, Filippo Tortu e Fausto Desalu di avere un giorno di recupero in più. Lunedì in conferenza stampa il campione olimpico dei 100 lamentava (sornione) acciacchi un po’ ovunque. Per quanto riguarda Tortu invece si tratta di verificare l’effetto dell’argento sui 200: ai Giochi di Tokyo buona parte della sua clamorosa rimonta ai danni del quartetto britannico fu alimentata dalla voglia di rivalsa.

In attesa di vedere in azione la formazione titolare al completo (stasera, ore 22.50), non si può certo dire che gli altri siano rimasti a guardare. Solo gli olandesi con 38”34 hanno fatto meglio di Rigali-Melluzzo-Patta-Simonelli (38”40). E questo primo esperimento stuzzica chi già dallo scorso anno (quando corse i 100 in 10”25 con condizioni meteo difficili) vorrebbe vedere Simonelli stabilmente nel quartetto azzurro. Un’aspettativa cresciuta dopo il 13”05 sui 110 ostacoli. Lui è disposto a correre un po’ dappertutto, anche in curva. «Lo faceva anche l’ostacolista francese Ladji Doucouré - ricorda il 22enne dell’Esercito -. Come giudico la mia corsa da ultimo frazionista? Anche se mi sono “imballato” negli ultimi 20 metri, mi sono divertito molto». E ci farà divertire sempre di più, avendo spazio e opportunità.

Imprevisto rosa

Purtroppo bisogna fare i conti anche con gli imprevisti. Più d’uno, come quelli che hanno lasciato la 4x100 femminile fuori dalla finale, prima tra le squadre escluse, a 12 centesimi dal passaggio del turno. A rallentare le azzurre è un doppio problema fisico: prima è toccato a Zaynab Dosso, la medaglia di bronzo dei 100. “Za” lamenta un affaticamento muscolare durante il riscaldamento e con le Olimpiadi distanti appena una cinquantina di giorni, si sceglie di non rischiare, sostituendola con Irene Siragusa. Il guaio è che poi in gara ad avvertire dolore è Dalia Kaddari, che conclude la seconda frazione rallentando vistosamente. Proseguono Anna Bongiorni e Arianna De Masi, ma il 43”27 vale il quarto posto nella batteria vinta dalla Gran Bretagna (in 42”25) e non basta per essere ripescate. Nella serata conclusiva l’Italia potrà comunque schierare tre staffette su quattro in finale e giocarsi ulteriori chance si medaglia, visto che entrambe le 4x400 sono riuscite a ottenere la qualificazione.

Lungo affollato

E tra gli ultimi atti di questo Europeo c’è una finale del salto in lungo femminile (inizio ore 20.54) che promette di proiettarci lontano. Già nella gara maschile si è visto che la pedana sopraelevata dell’Olimpico è particolarmente performante e ieri la campionessa olimpica Malaika Mihambo con un solo salto mattutino è atterrata oltre i sette metri (7,03). Anche a Larissa Iapichino è bastato un salto (6,71) per andare oltre al 6,70 richiesto per la qualificazione diretta alla finale. «Il podio? Si giocherà oltre i 6,80» pronostica Larissa. Comunque vada, non ci sarà tempo né di deprimersi né di esaltarsi: salutata Roma sarà presto tempo di fare i bagagli per Parigi.

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